LEGA: DAGOSPIA, CENTINAIO: SMASCHERATO FINTO TEATRINO TOSI

2ROMA, 30 MAR – “Smascherate le balle di Tosi e dei cosiddetti ‘tosiani’: il gioco del finto martire è già finito. Settimane di teatrini sbandierando fasulle battaglie di ‘principio’, ma ora la verità è venuta a galla: Tosi voleva rompere, e c’è riuscito. Poco male, con Zaia, uniti, si vince. La Lega non ha bisogno di serpi in seno. Non c’è spazio per chi rema contro”. A dirlo il capogruppo leghista al Senato Gian Marco Centinaio, commentando la notizia di Dagospia che prova come la registrazione del sito ‘tosipresidente.it’ sia avvenuta già dal 17 febbraio. “Le bugie hanno le gambe corte, caro Tosi. Sbugiardato da un dominio, questo qualifica la credibilità del sindaco Tosi. Una triste fine politica”.

SMASCHERATO!! IL SITO DI TOSI CANDIDATO NASCE UN MESE PRIMA DI INCONTRO CON SALVINI

Il Capogruppo Lega Nord al Senato - Sen. Gian Marco Centinaio
Il Capogruppo Lega Nord al Senato – Sen. Gian Marco Centinaio

COSÌ LA SMETTIAMO DI FARCI PRENDERE IN GIRO DAI GIALLONI….

LEGA: DAGOSPIA, SITO TOSI CANDIDATO NASCE UN MESE PRIMA DI INCONTRO CON SALVINI =

Roma, 30 mar. (AdnKronos) – Il sindaco di Verona e segretario veneto della Lega, Flavio Tosi, aveva deciso di uscire dalla Lega e candidarsi contro Luca Zaia “ben prima del 14 marzo quando, nel corso di un drammatico faccia a faccia fra i leader del Carroccio, il segretario federale Matteo Salvini ordinò il commissariamento della segreteria veneta”. A scriverlo è Dagospia, secondo cui la registrazione del sito ‘tosipresidente.it’ sarebbe avvenuta “un mese prima dell’incontro, il 17 febbraio”.

Tosi, sottolinea Dagospia, “non avrebbe abbandonato la Lega nè per una orgogliosa rivendicazione dell’autonomia della segreteria veneta contro le mire egemoniche dei lumbard, nè tantomeno per riaffermare il disagio politico causato dall’eccessivo spostamento a destra impresso da Salvini alla Lega Nord. Forse le motivazioni erano anche queste ma, principalmente, l’obiettivo era quello di preparare la strada, anche mediatica, alla sua discesa in campo alla presidenza della Regione cercando di lasciare il cerino in mano a qualcun altro”.
“Discesa in campo strategica e premeditata da un mese, altro che ‘fatwa contro la sua Fondazione’ come aveva dichiarato il giorno dopo il commissariamento della Segreteria veneta. Una strategia evidentemente subodorata dai vertici del Carroccio che con il commissariamento hanno obbligato Tosi a venire allo scoperto forse prima di quanto previsto e che ora gli impone di sostituire un possibile blitz elettorale sotto data in una vera e propria campagna di due mesi”, conclude Dagospia