CENTINAIO (LEGA): GRANDE RISULTATO OTTENUTO CON IL RICORSO AL TAR. FELICE DI AVER FORNITO L’IDEA AI SINDACI

IMG_4281Roma 2 ott. “Quando quest’estate durante una riunione operativa indetta dal Sindaco di Sommo presentammo ai colleghi Sindaci la proposta di fare ricorso al TAR, eravamo fiduciosi ma consapevoli che questo sarebbe stato l’ultimo atto utile a scongiurare la chiusura degli uffici postali. Tutti i Sindaci speravano ed erano confidenti in un risultato positivo. Tutti i cittadini in questi mesi ci hanno dato la forza e l’entusiasmo per continuare in questa lotta di dignità, di democrazia, di aiuto. Il servizio che Poste Italiane DEVE fornire ai cittadini italiani non può basarsi solo su logiche di mercato e deve dare risposte a tutti coloro che vivono nei paesi della nostra provincia. Personalmente voglio ringraziare tutti quei Sindaci che da subito hanno seguito la proposta di fare ricorso. Ancora una volta con il gioco di squadra si ottengono i risultati sperati.” Lo dichiara il Senatore della Lega Nord Gian Marco Centinaio

Centinaio LN: chiusura Uffici Postali nel pavese – Interrogazione al Ministro

16 0ttobreINTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

SEN. CENTINAIO: – Al Ministro per lo Sviluppo Economico

Premesso che:

Poste italiane Spa è una società a capitale interamente pubblico che gestisce i servizi postali in una condizione di sostanziale monopolio e che garantisce l’espletamento del servizio universale sulla base di un contratto di programma siglato con lo Stato, in cui la società si impegna a raggiungere determinati obiettivi di qualità, tra cui quelli concernenti l’adeguatezza degli orari di apertura degli sportelli rispetto alle prestazioni richieste;

Poste Italiane riceve ingenti contributi da parte dello Stato per consentire agli uffici postali periferici di garantire l’erogazione dei servizi postali essenziali, eppure il piano di riorganizzazione previsto dall’azienda, che dovrebbe diventare effettivo dal 13 aprile, prevede, in Regione Lombardia, la chiusura di quasi 61 sportelli postali e la riduzione degli orari di apertura in 121 uffici;

nella Provincia di Pavia saranno 3 gli uffici ad essere chiusi: Fossarmato, Zinasco Nuovo, Lambrinia Razionalizzazioni e 19 verranno aperti a giorni alterni: Alagna Lomellina, Arena Po, Brallo di Pregola, Corana, Cornale, Ferrera Erbognone, Inverno e Montelleone, Mezzanabigli, Olevano Lomellina, Ottobiano, Pometo, Rovescala, San Damiano al Colle, Silvano Pietra, Sommo, Torricella Verzate, Val di Nizza, Valle Salimbene, Zeme, causando quindi notevoli difficoltà nella gestione operativa e generando una diminuzione della qualità del servizio fornito alla clientela;

questa decisione unilaterale di Poste Italiane conferma l’orientamento portato avanti dalla società negli ultimi anni che insegue una logica del guadagno puntando su assicurazioni, carte di credito, telefonia mobile e servizi finanziari in genere, a scapito delle esigenze della collettività, sacrificando uffici che ritiene “improduttivi” o “diseconomici”, senza considerare che rappresentano un punto di riferimento per i cittadini dei piccoli comuni;

i servizi postali, in particolare per le famiglie e le imprese, sono fondamentali nello svolgimento di moltissime attività quotidiane, come il pagamento delle utenze, il ritiro del denaro contante da parte dei titolari di conto corrente postale e l’invio di comunicazioni soggette al rispetto perentorio di scadenze, soprattutto quelle di carattere legale;

questa razionalizzazione si traduce in gravi disservizi soprattutto per i residenti anziani, che si troveranno a non poter usufruire con la dovuta comodità di servizi essenziali quali il pagamento delle bollette o la riscossione della pensione, con la conseguenza di essere costretti a fare lunghe file nei giorni di apertura, ritardare le operazioni o affrontare frequenti e difficili spostamenti;

Per sapere:

quali azioni il Ministro intenda intraprendere per favorire una concertazione tra la direzione di Poste Italiane Spa e le amministrazioni locali, al fine di scongiurare la possibile chiusura degli uffici postali nei comuni della provincia di Pavia e come il Ministro intenda intervenire per evitare che decisioni unilaterali assunte da Poste Italiane Spa arrechino disagi ai cittadini-utenti che non vedono garantita l’effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità, nel rispetto dell’accordo siglato fra le Poste Italiane Spa e lo Stato.