Turismo: Centinaio, codice identificativo strutture ricettive, mancano decreti attuativi

Turismo

Roma, 24 giu. – “Questo governo che ancora non riesce a stanziare i dovuti aiuti agli imprenditori che ne hanno bisogno e diritto, si dimentica ogni giorno di più del settore che invece avrebbe necessità di ripartire con convinzione; non passa giorno, infatti, che non arrivi un sonoro ceffone a richieste ed aspettative del mondo del turismo. Ultimo scacco a chi vuole riprendere la propria professione in una cornice di legalità e trasparenza è la mancanza dei decreti attuativi necessari a far decollare il codice identificativo per le strutture ricettive, approvato dal governo precedente, senza costi per la comunità e fortemente atteso dalla categoria imprenditoriale di riferimento. Così, la lotta alla piaga dell’abusivismo rimane sulla carta e si fa finta di non sentire la voce dei tanti alberghi, bed&breakfast, case vacanze che reclamano un contrasto serio a chi truffa lo Stato e avvelena la concorrenza. Basterebbe, infatti, riconoscere gli effetti positivi che il codice identificativo avrebbe sulle casse dell’Agenzia delle Entrate nonché sulla sicurezza delle comunità per velocizzare le procedure e dare ai tanti imprenditori un concreto segnale di vicinanza. Resteremo delusi anche stavolta; attenzione, però: mentre il governo vara sanatorie e pensa a fare debiti con l’Europa, c’è un Paese nella disperazione”.

Così il senatore della Lega Gian Marco Centinaio, già ministro del Turismo.

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