BORGO PRIOLO 26/03/2015: Rivolta dei migranti in una struttura di accoglienza. Sbarrano l’accesso all’agriturismo che li ospita per chiedere un trattamento migliore

8INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Al Ministro dell’Interno
Stando alle notizie pubblicate dagli organi di stampa in data 27 marzo nella località di Borgo Priolo, Pavia, nel centro l’ agriturismo “la Torretta”, che ospita gli extracomunitari in attesa di vedersi riconoscere o meno lo stato di rifugiati, c’è stata una violenta rivolta;

la protesta, che si sarebbe scatenata perché gli immigrati contestano un accoglienza non ritenuta degna, è degenerata in atti violenti ed è stata sedata solo con l’intervento delle Forze dell’Ordine che hanno denunciato tre immigrati per resistenza a pubblico ufficiale e violenza privata;

gli ottanta immigrati protagonisti in negativo della sommossa hanno lamentato in particolar modo l’isolamento obbligato visto e considerato che la struttura è lontana dal centro abitato;

è necessario affermare come il programma di accoglienza adottato dal ministero dell’interno preveda per gli immigrati condizioni di vita più che degne (vitto e alloggio, un sostegno economico, una ricarica telefonica e quant’altro per rendere il soggiorno più agevolato possibile);

gli immigrati in attesa di vedersi riconoscere lo status di rifugiati debbono essere paragonati al momento agli extracomunitari entrati clandestinamente nel nostro territorio, si ritiene quindi corretto quanto meno che vengano alloggiati in strutture non in prossimità dei centri abitati soprattutto a garanzia dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini;

nel gennaio 2014, senza alcun coinvolgimento degli enti locali interessati, il Ministero dell’interno ha inviato un’informativa a tutti i prefetti affinché rendano disponibili, nei rispettivi territori di competenza, altre strutture per l’accoglienza;

queste manifestazioni violente di protesta da parte degli immigrati si stanno diffondendo in modo esponenziale in tanti centri che ospitano gli extracomunitari su tutto il territorio nazionale e a volte è stato anche ipotizzato che fossero strumentalmente sobillate da chi specula e lucra sull’accoglienza;

l’indagine “mafia capitale” ha fatto emergere con tutta chiarezza come le associazioni criminali gestiscano attraverso il complesso sistema delle cooperative il business dell’immigrazione;

in una delle intercettazioni pubblicate nell’ambito dell’inchiesta “mafia capitale” il capo della cosca romana Salvatore Buzzi spiegò che i guadagni che si possono fare con l’immigrazione non sono paragonabili neanche al traffico di droga;

diverse inchieste a partire da quella relativa al Cara di Mineo Catania, mostrano una fotografia dai contorni ben definiti dalla quale emergono i rapporti tra politici corrotti, cooperative e associazioni criminali per la spartizione del nuovo business dell’immigrazione;

pur se la questione dei flussi migratori verso il nostro Paese è oramai da anni una realtà acquisita, la gestione delle connesse problematiche viene affrontata come situazione emergenziale senza quindi una politica governativa di medio o lungo periodo;

è manifesta l’incapacità di questo Governo di mettere in atto azioni dirette a contrastare il continuo flusso di immigrati che sbarcano sulle coste italiane;

non è più accettabile l’atteggiamento ipocrita del Governo il quale continua a non volere attuare una corretta gestione dei flussi migratori verso il nostro Paese e si limita a scaricare le proprie responsabilità sugli enti locali che, già fortemente penalizzati dai tagli di risorse provocate dalla perdurante crisi e dalla mancata attuazione del federalismo fiscale, devono, in aggiunta, accollarsi spese enormi per l’erogazione di tali servizi, socio assistenziali, a scapito dei cittadini residenti;

oltre alla normale gestione delle problematiche connesse all’immigrazione di massa oggi dobbiamo anche fare i conti con il pericolo del terrorismo internazionale di matrice fondamentalista islamica;

è oramai noto come tra gli immigrati che sbarcano in Italia si nascondino anche affiliati alle organizzazioni terroristiche internazionali legate al fondamentalismo islamico;

per sapere:

quali provvedimenti il ministro interrogato intenda adottare per evitare che le amministrazioni dei piccoli comuni siano costrette ad ospitare immigrati in numero cospicuo mettendo a rischio l’ordine pubblico e la sicurezza dei propri cittadini;

Sen. Centinaio

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