Interrogazione
Al Ministro della sanità.
Premesso che:
il fenomeno dell’abusivismo in ambito sanitario resta uno degli attentati maggiori alla salute del cittadino e alla credibilità della professione. Solo nell’arco del biennio 2010-2011, su 2.783 segnalazioni all’Autorità giudiziaria per esercizio abusivo, quelle relative alla categoria dei falsi ‘infermieri’ sono state oltre un terzo, per un totale di ben 1.023 soggetti denunciati;
falsi infermieri che si fregiano di titoli che non posseggono o che fingono di essere professionisti di un determinato settore ed invece non lo sono, rappresentando un evidente pericolo per la società;
le cronache più recenti riportano come le chiusure dei procedimenti giudiziari arrivino a sentenze come nel procedimento di Cosenza dove gli 8 imputati del processo sui falsi infermieri dovranno restituire ben 26 anni di stipendi, oltre ai soldi percepiti dal 29 settembre del 2000, dovranno restituire anche i diplomi. I giudici hanno condannato anche altri 18 infermieri accusati di falso e truffa. A tutti i 26 imputati sono state inflitte pene comprese tra i 5 mesi e un anno e 11 mesi di carcere;
recentemente a Taranto la gdf ha scoperto 19 falsi infermieri, convenzionati con 6 laboratori tra Taranto e provincia, accreditato con il servizio sanitario nazionale. Oltre a non essere veri infermieri, a dispetto, ma sopratutto a rischio, dei pazienti, i 19 truffatori non erano forniti neppure della attrezzatura adeguata per il trasporto delle provette.
L’interrogante chiede di sapere:
se il Ministro essendo a conoscenza della situazione non intenda intervenire aumentando la capacità di controllo e la vigilanza sull’operato dell’IPAVSI, pubblicizzando inoltre la possibilità da parte dei cittadini dell’importanza di eseguire controlli accurati su chi si propone come infermiere, consultando l’Albo nazionale Ipasvi.