INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA – CENTINAIO – Al Ministro dei beni e delle attività culturali-

genova 7 gennaioPREMESSO che:
è in corso presso il Ministero dei Beni Culturali un’attività di riorganizzazione che sta coinvolgendo le Sopraintendenze Archivistiche di Toscana, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Sicilia e Liguria e che comprenderebbe anche le Biblioteche e gli Archivi;

questa operazione sta provocando un aumento del numero delle unità negli uffici di collaborazione del Ministero ( 95 Unità ) e delle Direzioni Generali ( da 8 a 12, nel 2001 erano 4 );

l’ Archivio di Stato di Genova custodisce un patrimonio storico inestimabile ;

in tale Riforma si prevede la divisione degli Archivi di Stato in due categorie: Archivi Nazionali vi faranno parte gli Archivi più importanti che diverranno sedi dirigenziali dipendenti direttamente dalla Direzione Generale e Archivi Provinciali retti da un funzionario e dipendenti dalle future Sopraintendenze Archivistiche.

CONSIDERATO che
l’ Archivio di Genova non figura nella lista dei futuri Archivi Nazionali al contrario di Venezia, Firenze, Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli, Bari e Palermo;

nonostante alcuni Ordini del Giorno presentati sia in Consiglio Comunale di Genova che in Regione Liguria siano stati approvati tra maggio e giugno 2013, l’ Archivio di Genova continua a non essere preso in considerazione nella lista degli Archivi Nazionali;

la mancata considerazione dell’ Archivio di Genova nella prima categoria, svilisce e penalizza l’ importanza nazionale ed internazionale a livello culturale di Genova, città che nel 2004 è stata Capitale Europea della Cultura, minando altresì l’ autonomia dell’ Archivio stesso,

l’interrogante chiede di sapere:
se il ministro intenda evitare il ridimensionamento dell’ Archivio di Genova, che nuocerebbe fortemente al prestigio della città e della Regione e che produrrebbe anche un danno al turistico ed occupazionale all’indotto.

Sen. Centinaio

 

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