BRONI: LEGA, PROMESSA DOVUTA E MANTENUTA. 11 MLN PER BONIFICA PICCOLO MA RISOLUTIVO RISARCIMENTO A TERRITORIO DEVASTATO

fibronit“oggi una notizia importante per la NOSTRA Provincia. da poche ore il Ministero ha sbloccato i fondi necessari per la bonifica dell’area EX FIBRONIT a Broni. Venerdi Maroni l’aveva promesso e..ci siamo riusciti. tutti insieme! una grandissima emozione.
Un grazie e bravi a tutti coloro che in questi anni si sono attivati per tenere alta l’attenzione (penso alle Associazioni); ed a chi è riuscito a concretizzare quanto promesso”.

ROMA, 14 OTT. – ” Abbiamo fatto un lavoro di squadra che è servito per garantire a Broni gli 11 milioni di euro necessari per terminare la bonifica del territorio devastato dall’amianto della Fibronit. L’accelerazione è avvenuta dopo la visita dello scorso venerdì del governatore Roberto Maroni e dell’assessore all’ambiente Claudia Terzi che hanno dato al collega Paolo Arrigoni e a me il mandato di fare forte pressione sul ministero dell’ambiente affinché i fondi fossero finalmente sbloccati. Questo intervento risolutivo è poca cosa, nulla risarcirà il territorio e le famiglie delle vittime dell’amianto del dolore e della sofferenza ma serve a dare speranza alle nuove generazioni di Broni a garantire loro il diritto alla salute. Si chiude un’epoca buia, un grande ringraziamento deve essere rivolto alle associazioni che non si sono mai scoraggiate e hanno proseguito questa battaglia con determinazione e coraggio, al sindaco e al consigliere regionale Angelo Ciocca. Per la Lega Nord pavese ma anche per tutto il movimento questa era una priorità, una promessa fatta ai cittadini, una promessa che abbiamo mantenuto”.

Lo dichiara il capogruppo della Lega Nord al senato, il pavese Gian Marco Centinaio.

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Consulta:Centinaio (Ln), peccato Grasso non ce l’abbia fatta Avremmo avuto duplice risultato…

(ANSA) – ROMA, 14 OTT – “Prendiamo atto che il ‘nostro’ candidato è stato senz’altro il più forte di tutti, visti i voti che ha raccolto in maniera trasversale tra le forze politiche.
Siamo rammaricati quindi che il presidente Pietro Grasso non ce l’abbia fatta. Avremmo raggiunto due risultati: riportare il Parlamento a compiti e mansioni più utili per la comunità e sostituire il presidente del Senato con qualcuno imparziale e finalmente autorevole piuttosto che autoritario”.
Lo dichiara Gian Marco Centinaio, presidente della Lega Nord al Senato.(ANSA).

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Jobs Act:Centinaio,non volevo colpire Grasso

Jobs Act: Centinaio,non volevo colpire Grasso con regolamento Ma ne ha fatto carta straccia,Senato dependance a servizio Renzi
(ANSA) – ROMA, 8 OTT – “E’ stato un momento di nervosismo.
Grasso ha fatto carta straccia del regolamento, gliel’ho lanciato, è vero, ma non volevo fargli male, ho buona mira e sapevo che non l’avrei colpito”. Lo afferma in Transatlantico il capogruppo della Ln Gian Marco Centinaio, che in Aula ha lanciato il regolamento verso il presidente Pietro Grasso durante la bagarre sui lavori sul Jobs Act. “E’ grave che stasera il Senato, e non è la prima volta, sia diventato una dependance di Palazzo Chigi al servizio di Renzi. Questo è inaccettabile”, sottolinea. (ANSA).

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ORGOGLIOSO DEI MIEI SENATORI. Lavoro: Lega Nord, per Renzi solo spot per noi valore su cui investire

29 luglio 2Roma, 8 ott. (TMNews) – “È chiaro che per Renzi il jobs
act sia solo l’ennesimo spot. Ha scelto di non investire un
euro per il rilancio dell’occupazione. Per noi il lavoro
invece è un valore su cui investire”. Questa la posizione
del gruppo dei senatori della Lega Nord. Gli esponenti
leghisti, Raffaele Volpi, Paolo Tosato, Paolo Arrigoni,
Patrizia Bisinella, Erika Stefani che sono intervenuti questa
mattina in discussione generale sul Jobs Act ora al vaglio di
Palazzo Madama.
“Tagliare drasticamente il cuneo fiscale di almeno il
10%, abolire la legge Fornero, destinare i miliardi usati per
l’immigrazione al sostegno dei lavoratori e degli
imprenditori, sburocratizzazione e l’imposizione di un’unica
tassa al 20%, sono queste le proposte della Lega Nord che il
governo non ha voluto nemmeno prendere in considerazione
troppo impegnato ad ascoltare i consigli di Marchionne,
l’imprenditore residente in Svizzera che guadagna in Italia
ma paga le tasse in Inghilterra – aggiungono -. Noi ci
rifacciamo ad altri consigli, quelli degli artigiani, degli
operai, dei piccoli imprenditori, di tutti coloro che
concorrono con enormi sacrifici a mantenere in piedi questo
stato irresponsabile che sa chiedere e non dare nulla in
cambio. Noi immaginiamo un paese diverso da quello del
partito democratico che ha scelto di far morire i vecchi in
fabbrica e lasciare i giovani a casa sancendo la morte del
paese. Renzi e i sindacati che banchettano con brioches e
pasticcini non si rendono conto della realtà”.

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JOBS ACT: CENTINAIO (LN), MASSACRANO CHI TIMBRA CARTELLINO E LORO NEMMENO SI PRESENTANO IN AULA. VERGOGNA!

ROMA, 7 OTT. – ” Per quattro volte si è richiesto il numero legale e per quattro volte è mancato. Ora la seduta è sospesa. Questa maggioranza alla sbando che massacra di tasse chi ogni mattina con serietà e devozione timbra il cartellino non ha nemmeno la decenza di adempiere alla funzione privilegiata che ha. Non si presentano in Senato nemmeno per temi cruciali. Vergogna!”

Lo dichiara Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Madama.

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NAUFRAGIO LAMPEDUSA, CENTINAIO (LN): TROPPE LACRIME DI COCCODRILLO

ROMA, 3 OTTOBRE – “Oggi a Lampedusa troppe lacrime di coccodrillo”.

Lo dice il capogruppo della Lega Nord al Senato Gian Marco Centinaio, a un anno dalla strage in mare.
“È il giorno della memoria e del dolore, ma anche delle responsabilità”. “Il governo delle sirene ha promesso il Bengodi, indotto le partenze e aiutato gli scafisti: quei morti si sarebbero potuti evitare, con opposte scelte politiche. Chi oggi si ostina a finanziare Mare Nostrum si metta una mano sulla coscienza: fermi l’operazione e fermi il massacro via mare. Lo dobbiamo a migliaia di naufraghi, raddoppiati con i governi Letta e Renzi”.

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LEGA: NOI CON CARROZZIERI E AUTORIPARATORI. PD ALTALENANTE

ROMA, 1 OTT. – ” Abbiamo dimostrato con i fatti e cioè facendo stralciare l’abominevole art.8 del decreto di Destinazione Italia chi è dalla parte di cittadini e artigiani. Vi erano contenute le controverse norme che, penalizzavano i carrozzieri a vantaggio delle compagnie assicurative prevedendo l’obbligo di far riparare l’auto dopo un sinistro solo in quelle convenzionate con le Compagnie di assicurazioni. Anche oggi abbiamo ribadito durante l’incontro organizzato da carrozzieri e autoriparatori (CNA e Confartigianato) che siamo dalla loro parte contro gli interessi egemoni delle compagnie assicurative. Riteniamo che i prezzi delle assicurazioni debbano abbassarsi ma non a danno degli artigiani del settore già in difficoltà per la crisi economica. In Italia assicurarsi costa il 30% in più che negli altri paesi (sono i danni alla persona che squilibrano non il costo delle riparazioni) e per ovviare a questo scompenso il governo aveva pensato di accordarsi con le grandi compagnie assicurative: il risultato è stato la creazione di un sistema che provoca enormi danni agli autoriparatori costretti a lavorare a prezzi da fame e obbligati a convenzionarsi per poter sopravvivere. Ci opporremo in qualunque modo a questo scellerato progetto che ammazza questi piccoli artigiani e danneggerebbe in modo irreversibile la libertà di scelta dei cittadini. Ci amareggia l’ipocrisia del partito democratico che stamane dava ragione a carrozzieri e autoriparatori ma poi in aula ha sempre votato con il governo queste scelte assurde. La Lega è dalla parte di chi lavora e produce, ossia carrozzieri e autoriparatori e tuteleremo le loro giuste istanze in difesa del principio del libero mercato contro gli interessi delle lobby delle assicurazioni”.

Lo dichiarano i senatori della Lega Nord, Gian Marco CentinaioSergio Divina,Patrizia BisinellaPaolo Arrigoni, Silvana Comaroli, Nunziante Consiglio e Raffaela Bellot Raffaela che questa mattina hanno partecipato a Roma all’incontro organizzato dalle suddette categorie.

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Interrogazione in merito alla situazione tribunale di Vigevano

Interrogazione a risposta scritta
ORELLANA,CENTINAIO,
BOCCHINO, BENCINI, BIGNAMI – Al Ministro della Giustizia,

Premesso che:
Con un
emendamento alla legge di conversione del decreto legge n. 138 del 13 agosto 2011,
recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, è stata approvata la delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari. La prospettiva delineata è quella della soppressione di n. 52 Tribunali, n. 200 Sezioni Distaccate e n. 700 sedi del Giudice di Pace;

L’art. 1 della Legge n. 148 del 14 settembre 2011, delega al Governo l’emanazione di
uno o più decreti legislativi per riorganizzare la distribuzione degli uffici giudiziari, al fine di realizzare risparmi di spesa ed incremento di efficienza;

La riforma ha interessato nello specifico gli uffici giudiziari di primo grado, gli uffici requirenti non distrettuali, gli uffici del Giudice di Pace e, conseguentemente, tutto il personale amministrativo ed i magistrati degli uffici soppressi;
in tale contesto, mediante decreto legislativo 07 settembre 2012, n. 155 sono stati accorpati, tra gli altri, i Tribunali di Voghera e Vigevano al Tribunale di Pavia;

premesso altresì che:

la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro rappresenta una assoluta priorità per l’Italia, che con l’approvazione definitiva decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106, che va a modificare il decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81, anche noto come Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ha completato il disegno di riforma iniziato nel 2007, equiparando l’Italia agli standard normativi internazionali ed  europei;

considerato che:

la soppressione di alcuni Tribunali di per sé non può comportare quel risparmio di
spesa auspicato e promosso dal Governo. Il personale amministrativo e giudicante resta comunque in servizio, con conseguente permanenza invariata del capitolo di spesa nel bilancio dello Stato;

il ruolo delle cause dei Tribunali soppressi è, difatti, andato a confluire in quello già oberato del tribunale accorpante, paralizzandone l’attività e determinando un sensibile allungamento dei tempi di definizione delle controversie;

rilevato che:

il palazzo di Giustizia di Pavia (Piazza Tribunale n. 1), al cui Tribunale sono stati accorpati il Tribunale di Voghera e il Tribunale di Vigevano (oltre alla Sezione Distaccata di Abbiategrasso), è composto da un fatiscente immobile originario (che necessita di consistenti e integrali lavori di ristrutturazione per cui occorrono, come preventivati dall’Ufficio del Demanio, almeno otto milioni di euro) e da un’ala recentemente unificata al medesimo, mediante ristrutturazione non ancora del tutto terminata e per il cui completamento sono previsti altri cinque milioni di euro di spesa;
tali condizioni di degrado non permettono la sussistenza degli standard minimi di sicurezza per la tutela e la salvaguardia della salute sui luoghi di lavoro, previsti dalla normativa vigente;

il palazzo di Giustizia di Pavia non dispone dei necessari spazi per l’allocazione degli uffici dei magistrati, del personale di cancelleria e degli avvocati e che tale situazione sarà destinata ad essere ancora più grave nel momento in cui gli organici di Magistrati e di Personale Amministrativo, attualmente carenti di circa il 30%, saranno completati;

il palazzo di Giustizia di Pavia difetta inoltre degli spazi atti ad allocare gli archivi degli ex Tribunali di Voghera e Vigevano, nonché della Sezione Distaccata di Abbiategrasso, attualmente custoditi presso gli immobili originari i quali, a breve, dovranno essere liberati;

ad oggi, nel tentativo di sopperire alle succitate carenze strutturali, le attività giurisdizionali vengono svolte in due immobili distinti, ovvero: il palazzo di Giustizia sopra descritto e quello sito in Via Porta, cui in questi giorni si è aggiunto uno stabile acquisito in locazione da un privato, sito in Via S. Felice n. 4;

in questi due ultimi immobili vengono svolte, rispettivamente, le attività giurisdizionali relative al Giudice Tutelare e dell’ufficio notificazioni, esecuzioni e protesti (UNEP) e le attività giurisdizionali relative alle cause civili e alle procedure esecutive mobiliari pendenti alla data del 13 settembre
2013 avanti l’ex Tribunale di Vigevano;

la situazione sin qui esposta rende ulteriormente gravose le lungaggini processuali che i cittadini sono costretti ad affrontare;

Per sapere:

se non ritenga opportuno, anche al fine di un contenimento della spesa pubblica, adottare quanto prima tutte le misure necessarie al fine di eliminare tali gravi disfunzioni, valutandoinoltre l’opportunità di sospendere momentaneamente il processo di accorpamento.

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Emergenza Fibronit

ROMA, 25 SETT. – ” La presenza di amianto ha creato a Broni un’emergenza sanitaria drammatica con un numero ormai tragico di morti che hanno colpito non soltanto gli ex lavoratori (circa 3.800 tra uomini e donne) e i loro familiari, direttamente o indirettamente a contatto con la fonte di inquinamento, ma colpiscono in questi ultimi tempi anche cittadini che hanno soltanto respirato l’aria di Broni all’epoca del funzionamento dell’impianto della Fibronit. Purtroppo la situazione è destinata ad aggravarsi. Ad oggi, sono state poste in essere diverse attività, sia per la messa in sicurezza, attraverso misure per il contenimento del rischio di diffusione delle fibre d’amianto nell’ambiente, sia per l’avvio del primo stralcio di bonifica dei capannoni industriali; per la messa in sicurezza e la bonifica Fibronit sono già stati assegnati finanziamenti statali per 5.422.727 euro, e regionali per 1.282.145,80. Servono però 20 milioni di euro per ultimare la bonifica integrale di Broni ma nonostante le continue istanze delle amministrazioni locali che si sono succedute e di tutti i cittadini, la bonifica non è proseguita per la mancanza di fondi. Per questo ho presentato una interrogazione affinché il Governo individui urgentemente e renda immediatamente disponibili adeguate risorse economiche che consentano di ultimare la bonifica perché a Broni non si deve continuare a morire”.

Lo dichiarano il capogruppo dei senatori leghisti, Gian Marco Centinaio ed il Segretario Cittadino della Lega Nord di Broni Antonio Bernini

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Calano le vendite e cala il mercato immobiliare.

vendesi casaCommercio: Istat, calano vendite luglio, -1,5% su anno Lieve diminuzione anche rispetto a giugno -0,1%
(ANSA) – ROMA, 25 SET – Tutti negativi i dati sul commercio di luglio 2014. Secondo l’Istat, le vendite al dettaglio segnano una “lieve contrazione” (-0,1%) rispetto al mese precedente.
Rispetto a luglio 2013, l’indice grezzo del valore totale delle vendite cala invece dell’1,5%. Variazioni annuali negative si registrano sia per le vendite di prodotti alimentari (-2,5%), sia non alimentari (-1%). Anche nella media del trimestre
maggio-luglio 2014, l’indice scende rispetto ai tre mesi precedenti (-0,5%).
RED-DOA
25-SET-14 12:01
Casa: mercato immobiliare torna a calare, -3,6% Ag. Entrate, nel secondo trimestre dopo crescita del primo
(ANSA) – ROMA, 25 SET – Dopo il risultato positivo dei primi tre mesi dell’anno, dovuto agli effetti del nuovo regime fiscale, il mercato immobiliare segna, nel secondo trimestre, un nuovo calo pari al 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2013.
Lo dice l’Agenzia delle Entrate. In controtendenza, risalgono dell’1,8%, le compravendite di abitazioni nelle citta’ capoluogo.

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