Vino, Centinaio (Mipaaf): Decisione su Bolgheri vittoria Made in Italy vs italian sounding e che tutela tutto il Made in Ue

“Una buona notizia per tutto il nostro Made in Italy e che spero rappresenti un precedente importante nel contrasto di altri tentativi di richiamare le nostre denominazioni”. Così il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il sen. Gian Marco Centinaio commenta la decisione dell’EUIPO, l’ufficio marchi europeo, che ha dato ragione al Consorzio per la Tutela dei Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia DOC nel contenzioso contro una delle principali cantine bulgare, il Domaine Boyar che nel 2017 aveva fatto domanda di registrare il marchio “Bolgaré” nella classe dei prodotti alcolici. “Questi tentativi – prosegue il sottosegretario – rappresentano una minaccia non solo per i prodotti italiani, ma per l’intero sistema europeo delle denominazioni. Come era già successo nel caso Champagne vs Champanillo, anche in quest’occasione è stata ribadita la massima tutela delle denominazioni contro ogni tipo di evocazione, e si è evidenziata la forte somiglianza dei due nomi con il conseguente rischio per il consumatore di associare erroneamente la denominazione italiana e il marchio bulgaro. Ora se ne tenga conto anche per la vicenda Prosecco vs Prosek. Nel mondo ci sono vini che riescono a conquistare fette di mercato solo perché evocano nel nome i nostri vini e i nostri territori. Intanto dopo un contenzioso durato anni oggi viene difesa una nostra eccellenza apprezzata in tutto il mondo. Una vittoria non solo per Bolgheri, ma per tutto il Made in Italy e per tutto il Made in Ue”, conclude Centinaio.

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Cereali, Centinaio (Mipaaf): Da prossimi giorni al lavoro su misure urgenti per affrontare emergenza

Il sottosegretario: Poi programmazione a medio e lungo termine su filiere fondamentali per il nostro paese

“La filiera, nelle sue diverse componenti, oggi ha dato un’importante prova di unità dimostrando di voler lavorare tutti insieme su soluzioni concrete e proposte che permettano di affrontare quelle che sono le criticità più urgenti. Porterò all’attenzione del ministro Patuanelli quanto emerso durante questo confronto, così da poter partire già la settimana prossima con un tavolo tecnico”. È quanto ha evidenziato il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il sen. Gian Marco Centinaio, concludendo i lavori del tavolo sui cereali che si è tenuto oggi nella sala Cavour del Mipaaf per individuare risposte quanto mai tempestive di fronte all’emergenza causata dalla guerra in Ucraina, che si è aggiunta alle criticità che il settore stava già affrontando quali il caro energia e l’aumento del costo delle materie prime. Ai lavori del tavolo ha assistito anche il vicedirettore generale della Fao, Maurizio Martina. Al tavolo i rappresentanti dell’intera filiera, dalle organizzazioni agricole, ai produttori di alimenti zootecnici e dei seminativi, dall’industria molitoria ai panificatori alla Gdo. È stata ribadita l’importanza di un’adeguata produzione del grano così come di sementi quali girasole, mais e soia. Tra le richieste portate all’attenzione del sottosegretario la necessità di rinviare l’adozione della Politica agricola comune, rivedere la strategia Farm to fork, il miglioramento dei siti di stoccaggio, il potenziamento dei contratti di filiera. Molte le voci critiche nei confronti delle misure decise unilateralmente dall’Ungheria, così come da altri paesi. “Chiederemo all’Unione europea di sbloccare un milione di ettari dal Fondo di rotazione per salvare il salvabile. C’è bisogno di agire nell’immediato ma anche di poter fare una programmazione a medio e a lungo termine per far sì che filiere come quella del grano o del mais a cui in questi anni non è stata giusta rilevanza – ha ricordato Centinaio – possano ritornare a essere prioritarie perché come hanno dimostrato le ultime due settimane sono fondamentali per il nostro paese che deve poter essere proprietario della sua produzione”.

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Peste suina, Centinaio: Messi in campo fondi importanti per sostenere settore ed export Made in Italy

 

“Con queste risorse il Governo mette in campo aiuti concreti e tempestivi agli allevamenti ed è vicino alle aziende della filiera suinicola e dell’indotto a essa collegata, con l’obiettivo di contenere i danni che possono derivare dal blocco alla movimentazione degli animali e delle esportazioni di prodotti trasformati”. Così il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il sen. Gian Marco Centinaio, commenta l’approvazione in Consiglio dei Ministri del Decreto legge Sostegni Ter che istituisce, tra le altre misure, due fondi con cui vengono stanziati complessivamente 50 milioni di euro per tutelare gli allevamenti suinicoli dal rischio di contaminazione dal virus della peste suina africana e per risarcire gli operatori della filiera danneggiati. “Sono state messe in campo misure concrete per evitare che la Psa colpisca i nostri allevamenti e causi pesanti danni economici a un intero settore che rischia di essere vittima di speculazioni. Quest’anno – ricorda Centinaio – il nostro export agroalimentare ha fatto registrare un record storico attestandosi su cifre che sembravano difficili da raggiungere soltanto pochi anni fa. Ad oggi i rari contagi hanno riguardato solo cinghiali e neppure un suino è risultato infetto. Eppure la sospensione già disposta da alcuni paesi alle importazioni di carne di maiale e salumi italiani secondo alcune stime rischia di costare al comparto 20 milioni di euro di mancato export al mese. Lavoriamo per limitare i danni e tutelare il nostro Made in Italy. Dal Mipaaf – conclude il sottosegretario – in tempi rapidi è arrivata una prima importante risposta”.

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Unesco, Centinaio: Mipaaf candida “Il caffè espresso italiano tra cultura, rito, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli”

“In Italia il caffè è molto di più di una semplice bevanda: è un vero e proprio rito, è parte integrante della nostra identità nazionale ed è espressione della nostra socialità che ci contraddistingue nel mondo”. Con queste parole il Sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il sen. Gian Marco Centinaio, annuncia l’approvazione odierna all’unanimità da parte del Mipaaf della candidatura a patrimonio immateriale dell’Umanità dell’Unesco de “Il caffè espresso italiano tra cultura, rito, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli”. “Siamo molto soddisfatti di essere arrivati ad una candidatura unitaria – prosegue il Sottosegretario -. Oggi stesso sarà trasmessa alla Commissione nazionale italiana per l’Unesco e confidiamo che questa la approvi e la trasmetta entro il 31 marzo a Parigi. La tazzina di espresso rappresenta per tutti gli italiani un rito sociale e culturale che trova riscontro anche nella letteratura e che appassiona tutto il Paese, da Napoli a Venezia fino a Trieste passando per Roma e Milano. Una candidatura tanto più importante in un momento storico in cui le restrizioni dovute alla pandemia hanno penalizzato i rapporti sociali, molti dei quali – conclude Centinaio – avevano come cornice il bancone o il salotto all’aperto di un bar davanti a un buon caffè italiano”.

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Peste suina, Centinaio: Agire in modo coeso per bloccare contagi

“Siamo davanti a una duplice emergenza: la minaccia della diffusione della peste suina africana e una presenza fuori controllo di fauna selvatica sul territorio nazionale. Tutti i ministeri che hanno competenza sulla questione agiscano in modo coeso e sinergico per evitare che la Psa colpisca i nostri allevamenti e causi pesantissimi danni economici a un intero settore”. Lo afferma il sottosegretario alle Politiche agricole, il senatore Gian Marco Centinaio, capo dipartimento Agricoltura della Lega, dopo il caso accertato di peste suina africana a Ovada, in provincia di Alessandria, e altri due in attesa di conferma tra Piemonte e Liguria. Innocua per l’uomo, la malattia è altamente contagiosa fra maiali e cinghiali per i quali presenta un elevato tasso di mortalità. “Non c’è più tempo da perdere – prosegue Centinaio -. Servono norme adatte alla situazione attuale e le regioni devono essere nelle condizioni di attuare piani di gestione e controllo. Vanno prese misure che fermino il contagio e risolvano le criticità causate dai cinghiali da tempo denunciate da allevatori e associazioni di categoria: danni al settore primario, minaccia per la sicurezza stradale e rischi sanitari. Non possiamo permettere – conclude – che a questo si aggiungano limitazioni all’export o speculazioni a danno del comparto suinicolo”.

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Peste suina africana, Centinaio (Lega): Intervenire subito per fermare diffusione ed evitare danni

“Bisogna prendere decisioni urgenti ed evitare così che la peste suina africana si propaghi. Sarebbe un danno incalcolabile sia per i nostri allevamenti sia per la sicurezza alimentare”. Con queste parole il senatore Gian Marco Centinaio, capo dipartimento Agricoltura della Lega, commenta il rinvenimento a Ovada, in Piemonte, di un cinghiale colpito da peste suina africana. “Senza provvedimenti tempestivi si corre il rischio di pesanti ripercussioni vista l’alta contagiosità e mortalità della malattia. Si tratta di un’emergenza che si unisce a quella della proliferazione della fauna selvatica che denunciamo da tempo. Non si può più ignorare una criticità che non interessa soltanto le imprese agricole e la sicurezza stradale, ma che adesso rischia di essere una minaccia ancora più grave. Abbiamo più volte proposto in Parlamento la modifica della legge 157/92 per attuare un contenimento della fauna selvatica. Non si può arrivare ad avere una popolazione di ungulati come quella di oggi impossibile da contenere. Basta tergiversare o scaricare le responsabilità sulle Regioni. La questione va affrontata quanto prima. A questo punto – conclude Centinaio – il Governo non può non intervenire”.

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Turismo, Centinaio: Urgente proroga ammortizzatori sociali per il settore, gravemente colpito da pandemia

“Condivido l’urgenza di prorogare gli ammortizzatori sociali per il settore del turismo e dare quanto prima risposte a migliaia di lavoratori e alle loro famiglie che non sanno cosa accadrà loro dal primo gennaio. Bene ha fatto il sottosegretario Nisini ad aver convocato in tempi brevi un tavolo di confronto con le associazioni di riferimento conoscendo le problematiche e le priorità e per aver avvisato prontamente il ministro Orlando. Mi auguro che queste misure siano attuate al più presto, perché necessarie per salvare un comparto molto importante per tutta l’economia italiana e che mai come adesso si trova a dover affrontare una grave crisi, che si protrae ormai da molti mesi a causa della pandemia”. Così in una nota il sottosegretario Mipaaf, il sen. Gian Marco Centinaio, capo dipartimento Turismo della Lega.

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Turismo enogastronomico, Centinaio (Mipaaf): Italia meta preferita, boom conferma che sinergia dei due settori era strada giusta

riso
“Il boom che ha fatto registrare in Italia il turismo enogastronomico nel 2021 conferma ancora una volta che la strada che avevamo intrapreso nel 2018 era quella giusta. I due settori che avevo unito in sinergia hanno grandi potenzialità e devono essere sempre più complementari, perché il nostro – più di altri – è un paese non solo da vedere, ma anche da mangiare e da bere”. Il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il sen. Gian Marco Centinaio, commenta con queste parole una ricerca Ipsos e le tendenze presentate da Google nel corso di BTO, Be Travel Onlife a Firenze, secondo cui fra gennaio e ottobre di quest’anno il Belpaese è risultato primo fra le mete più golose al mondo seguito da Francia e Giappone. “La ricerca dei tour enogastronomici ha fatto registrare un più 39 per cento e quella relativa alle cantine +30 per cento. Numeri importanti che possono continuare a crescere. Complice la pandemia – ricorda il sottosegretario – viene sempre più apprezzato un turismo sostenibile che ha come protagonisti territori e aree interne finora meno conosciute con tutto quello che hanno da offrire anche a tavola. L’agroalimentare Made in Italy e le sue tante eccellenze da Nord a Sud sono un’opportunità di crescita per tutte le nostre regioni. L’offerta enogastronomica insieme all’arte e alla cultura i nostri migliori ambasciatori all’estero”, conclude Centinaio.

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Vino, Centinaio: Semplificate domande protezione DOP, IGP, menzioni tradizionali e domande modifica disciplinari produzione

Le semplificazioni procedurali e della modulistica che saranno introdotte con il decreto e l’incrementata collaborazione del Ministero con le Regioni e le Province Autonome vanno nella direzione dell’offerta di servizi migliori da parte del Mipaaf a tutti gli stakeholder del comparto vitivinicolo di qualità”.

Così il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, sen. Gian Marco Centinaio, commenta l’intesa sancita in Conferenza Stato Regioni e Province Autonome sullo schema di decreto che disciplina ex novo la procedura per il riconoscimento delle IGT, DOC e DOCG dei vini e per la modifica dei disciplinari di produzione.

Il provvedimento coordina le norme nazionali con quelle dell’Unione europea, in particolare per quanto riguarda alcuni principi e tempistiche concernenti la presentazione e la pubblicizzazione delle domande di protezione, la loro successiva valutazione e l’eventuale procedura di opposizione contro nuove registrazioni o modifica di quelle esistenti.
Il sottosegretario evidenzia come il provvedimento assuma la veste di un “testo unico”, nel quale tutti i produttori interessati, nonché gli enti e gli organismi preposti alla gestione e ai controlli dei vini DOP e IGP, possono ritrovare in maniera organica, per tutte le fasi procedurali e le possibili casistiche, il quadro completo delle disposizioni nazionali e dell’Unione europea, evitando rinvii ad altre disposizioni normative. “Con il nuovo testo – continua Centinaio – è stata resa più agevole la lettura e la comprensione delle disposizioni che disciplinano la materia”. Il sottosegretario ricorda infine che “le disposizioni introdotte con il decreto hanno inoltre ben definito il ruolo del Comitato nazionale vini DOP e IGP, che riveste un ruolo di fondamentale importanza nella gestione e disciplina delle denominazione di origine dei vini”.

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Prosek, Centinaio (Mipaaf): Italia ha fatto la sua parte, ora Bruxelles sia custode dei Trattati europei

“A fronte dei risultati del gruppo di lavoro sul Prosek ci aspettiamo ora che la Commissione Ue metta un freno a un goffo e maldestro tentativo di copiare la nostra Dop più importante, e che fermi un pericoloso precedente che istituzionalizzerebbe l’Italian sounding e che quindi va contrastato con ogni mezzo”. Lo evidenzia il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il sen. Gian Marco Centinaio, in seguito alla riunione finale del gruppo di opposizione al Prosek che si è tenuta a Venezia. “Oggi abbiamo ribadito che il Prosecco rappresenta una tipicità esclusivamente italiana e che il Prosek è imitazione, evocazione. I nostri tecnici giuristi hanno messo nero su bianco tutte le ragioni per dire no alla richiesta croata. L’intero Sistema Paese – prosegue il sottosegretario Centinaio – ha lavorato unito per difendere una delle eccellenze del nostro patrimonio agroalimentare, nonché il maggiore successo commerciale degli ultimi anni. Nel 2020 sono state prodotte 500 milioni di bottiglie per 2,4 miliardi di euro di fatturato al consumo. Negli ultimi cinque anni sia le esportazioni sia il valore della produzione sono aumentati di circa il 30 per cento, arrivando a sfiorare una quota del 25 per cento del valore totale nazionale delle DOP del vino. Un patrimonio legato all’identità territoriale, alla nostra distintività e alla nostra cultura che non possiamo permettere sia messo a rischio. La Commissione sia ora custode dei Trattati europei e difenda le Dop italiane, così come tutte le Dop degli altri paesi dell’Unione da imitazioni ed evocazioni. Ci aspettiamo che lo faccia fino in fondo. Abbiamo lavorato sodo e all’unisono nella task force per mettere a punto l’opposizione dell’Italia. Sono certo che vinceremo. E non abbasseremo la guardia fino al risultato finale”, conclude Centinaio.

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