Coop, scuole e disservizi: Centinaio, subito un’interrogazione parlamentare

Pavia, 9 gennaio – “Sono pronto a tutelare i diritti degli alunni delle scuole e dei genitori che in questi giorni stanno assistendo ad un disservizio praticamente continuo. Se tagliare i fondi alle cooperative che si occupano della gestione degli istituti scolastici significa lasciare i bambini senza persone che si possano occupare di loro e della loro sicurezza, allora è necessario che questo governo riveda il prima possibile il suo modo di fare economia”.
E’ perentorio il senatore Gian Marco Centinaio che, all’indomani delle proteste arrivate dai genitori dei piccoli alunni di molte scuole pavesi, ha deciso di farsi portavoce del disagio attraverso un’interrogazione parlamentare che sta per essere ultimata: “Il problema ovviamente non è solo locale – ha sottolineato il senatore, che è anche membro della 7ª Commissione permanente Istruzione pubblica e beni culturali – ma le ripercussioni su Pavia si sono fatte sentire parecchio. Ciò che mi preoccupa maggiormente è la questione sicurezza: non è ammissibile che gli insegnanti si occupino della sorveglianza e vigilino pure sulle uscite dei bambini. Il meccanismo delle aste al massimo ribasso, quando si tratta di servizi che hanno a che fare con la gestione dei bambini, rischia di essere qualcosa di infernale: una scuola pulita ma completamente priva di sorveglianza perde valore e funzione. Al contrario, quando porto un figlio a scuola pretendo che mi venga garantito il suo benessere, la sua istruzione e la sua sicurezza”.

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RAI: Centinaio “TV di Stato fuori legge, STOP pagamento canone”

ROMA (ITALPRESS) – “In base alla legislazione italiana, la Rai è fuorilegge. Siamo nel 2014 e in commissione vigilanza stiamo ancora ‘audendo’ prima di votare il contratto di servizio tra la Rai e lo Stato. Contratto che dovrebbe regolamentare la programmazione per il triennio 2013-2015. Quindi, la radio-tv di stato sta utilizzando il vecchio contratto, di questo passo approveremo quello nuovo nel 2015 e quindi quando sarà già scaduto”. Lo afferma in una nota Gian Marco Centinaio, componente della Commissione di vigilanza Rai per la Lega Nord. “Non capisco la posizione di Fico che non da risposte, non stabilisce una tempistica e fa spendere al contribuente risorse in una commissione che ad oggi è inutile – aggiunge -. Questa ‘santa’ alleanza tra Rai, Governo e il presidente grillino della
commissione e’ davvero imbarazzante, Fico sbraita contro il sistema ma nulla fa per cambiare la situazione. Noi siamo contro il pagamento del canone a maggior ragione dal momento in cui la Rai oggi e’ fuori legge”.

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IMU

Si parla di IMU ed i fenomeni del Pd non hanno nemmeno il coraggio di stare in aula ad ascoltare. Vergogna!

Aula del Senato
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Ospedale di Varzi: Centinaio (LN), subito un’interrogazione parlamentare sul rischio- chiusura

“Chiudere l’Ospedale di Varzi significherebbe mettere in ginocchio le condizioni sanitarie di almeno tre vallate.
Prima di prospettare la sospensione di una serie di presidi pavesi sarebbe il caso di controllare il numero dei ricoveri e la qualità delle cure fornite ai pazienti. Non dimentichiamo che percorrere certe zone di montagna del pavese con un’ambulanza è davvero complicato e avere un ospedale vicino significa salvare delle vite umane”.
A dichiararlo è il senatore pavese Gian Marco Centinaio, in vista della possibile chiusura sia del Santissima Annunziata di Varzi che, esattamente come gli ospedali di Casorate, Mede, Stradella e Mortara, non rientra nel parametro minimo di letti ipotizzato dal Ministero della Salute, che fissa la quota a 120 posti.
“Ho deciso di presentare in tempi brevi un’interrogazione parlamentare: voglio chiarire il meccanismo ipotizzato dal Ministro Beatrice Lorenzin e capire se ci sono spazi di manovra per evitare la chiusura dei presidi ospedalieri che tutelano la salute dei pavesi che vivono nelle vallate e nei monti del nostro Oltrepò.
Ritengo che sia necessario non prescindere dai numeri che questi ospedali possono sostenere in termini di assistenza sanitaria: togliere una clinica da un territorio non è una decisione che va presa basandosi solo sul calcolo, è necessario conoscere quella zona e ragionare non solo sulla carta ma anche in termini umani, teniamo presente che si sta parlando della salute e della vita delle persone”.

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