SCUOLA: CENTINAIO (LN), GIANNINI ACCOLGA NOSTRE PROPOSTE

ROMA, 15 APRILE – ” Immaginiamo una scuola migliore di quella di oggi, con la re-introduzione di materie fondamentali come la geografia, la storia dell’arte e l’alfabetizzazione motoria. Crediamo necessario istituire le classi ponte per tutti gli studenti immigrati che non conoscono l’italiano e abbiamo anche ribadito al ministro Giannini le due battaglie storiche della Lega Nord: l’abolizione del valore legale del titolo di studio e l’abolizione del test d’ingresso per le università. Perché se l’istruzione è un diritto per tutti sancito dalla costituzione, tale deve rimanere. Da noi anche una proposta per la stabilizzazione del personale docente e non docente, ora attendiamo risposte celeri e concrete dal governo”.

Lo dichiara Gian Marco Centinaio, capogruppo in commissione cultura di Palazzo Madama per la Lega Nord.

Interrogazione sulla Scuola

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

CENTINAIO – Al Ministro dell’istruzione, dell’ università e della ricerca scientifica-

Premesso che:
la relazione tecnica tanto attesa alla “Modifica alla normativa in materia di requisiti di accesso al trattamento pensionistico per il personale della scuola (Nuovo testo unificato C. 249 Ghizzoni e C. 1186 Marzana) è stata ritenuta inidonea dalla Ragioneria dello Stato, riguardo alla copertura finanziaria per il pensionamento degli insegnanti c.d.”Quota 96”, rimasti in servizio a seguito del passaggio alla riforma Fornero;
la Ragioneria Generale dello Stato non ha “bollinato”, la relazione tecnica in quanto la copertura finanziaria indicata all’art. 1, comma 4 del testo unificato in oggetto risultava inidonea;
la richiesta alla Ragioneria dello Stato, proveniva dall’XI Commissione alla Camera, a seguito del conteggio degli interessati al pensionamento e alla ricerca della necessaria copertura finanziaria, per continuare l’iter del progetto di legge;
si tratta di 400mln di euro circa , da pescare dal Fondo esodati ma, per la Ragioneria, “non e’ idonea una copertura di oneri certi con economie di entità’ incerta”,
l’interrogante chiede di sapere:
l’opinione del Ministro in merito alle conseguenze di questa situazione, che genererà di sicuro una messe di ricorsi;
se il Governo, così attento alle esigenze degli insegnanti, intenda reperire le risorse necessarie a risolvere questo problema cercando altrove adeguata ed idonea copertura finanziaria, nell’ambito delle innumerevoli risorse che il Premier millanta di avere per risolvere ogni esigenza.

Sen. Centinaio

Scuole: Centinaio (LN), Renzi non mantiene le promesse, sta solo inventando dei numeri

“Siamo tutti capaci di dire che da domani rifaremo tutte le scuole d’Italia e risolveremo il problema della crisi economica, parlare è facile, ma poi mettere in pratica le idee non è un passo semplice. Se Matteo Renzi iniziasse a parlare di meno e a fare di più sarebbe meglio per tutti”.
Gian Marco Centinaio, senatore pavese della Lega Nord, entra a gamba tesa nella polemica scoppiata all’interno del governo dopo le dichiarazioni del sottosegretario all’Istruzione, Roberto Reggi al quotidiano “La Repubblica”, relative alla “tendenza” renziana ad inventare cifre per le riforme, in particolare per quanto riguarda il comparto scuola.
“Renzi non ha capito bene nè dove sta ora nè quali sono i meccanismi necessari per prendere decisioni ed avviare riforme efficaci: l’impressione è che continui a sparare dei numeri a caso, probabilmente per farsi notare. Il fatto è che la situazione delle scuole italiane non è per niente semplice: per coordinare al meglio gli interventi sarebbe necessario dotarsi di una cabina di regia al Miur che si occupi almeno di reperire fondi e risorse economiche da distribuire poi agli istituti scolastici. Non basta che Renzi dica cosa è necessario fare, deve iniziare a lavorare sul serio”.

Interrogazione a risposta scritta
Ai Ministri dell’economia delle finanze e dell’istruzione, dell’università e della ricerca scientifica.

Premesso che:

alcuni articoli di stampa del 21 gennaio u.s. riferiscono che, presso i magazzini del Ministero dell’economia e delle finanze, sono accatastati circa mille vecchi computers, privi di sistema operativo, di valore commerciale inesistente. Fuori produzione ormai da sette anni, anche nel periodo di operatività hanno sofferto più di un problema: per lungo tempo l’Intel Pentium 4 è risultato inferiore anche al pro­cessore precedente.(il Pentium 111);
sarebbero stati da rottamare e smaltire, ma l’Ama, l’azienda dei rifiuti capitolina, avrebbe fatto pagare il ritiro e smaltimento di quei computer dagli 8 mila ai 20 mila euro (se ritirati a domicilio , cioè in magazzino;
e per questo viene architettata l’idea di cedere questi personal computer alle scuole pubbliche di Roma e provincia;
il ministero non offre alcuna garanzia sui computer ceduti e l’istituto scolastico dovrà provvedere al trasporto fra la sede del ministero e la scuola richiedente, con oneri a suo esclusivo carico;
inoltre il sistema operativo sarà a carico delle scuole che, per altro, non dispongono di fondi, l’interrogante chiede di sapere, al di là se l’operazione andrà a buon fine:
se il Ministro in indirizzo non intenda rinunciare ad una simile iniziativa che, se a prima vista potrebbe sembrare un’operazione con buon ritorno di immagine, a un successivo approfondimento sta rivelando tutti i suoi limiti, per di più risulta offensiva della dignità delle scuole e quindi dei professori e dei giovani, visto che, ovviamente, le scuole non avranno le risorse perla riparazione di queste macchine obsolete e difettose.

Sen. Centinaio

Coop, scuole e disservizi: Centinaio, subito un’interrogazione parlamentare

Pavia, 9 gennaio – “Sono pronto a tutelare i diritti degli alunni delle scuole e dei genitori che in questi giorni stanno assistendo ad un disservizio praticamente continuo. Se tagliare i fondi alle cooperative che si occupano della gestione degli istituti scolastici significa lasciare i bambini senza persone che si possano occupare di loro e della loro sicurezza, allora è necessario che questo governo riveda il prima possibile il suo modo di fare economia”.
E’ perentorio il senatore Gian Marco Centinaio che, all’indomani delle proteste arrivate dai genitori dei piccoli alunni di molte scuole pavesi, ha deciso di farsi portavoce del disagio attraverso un’interrogazione parlamentare che sta per essere ultimata: “Il problema ovviamente non è solo locale – ha sottolineato il senatore, che è anche membro della 7ª Commissione permanente Istruzione pubblica e beni culturali – ma le ripercussioni su Pavia si sono fatte sentire parecchio. Ciò che mi preoccupa maggiormente è la questione sicurezza: non è ammissibile che gli insegnanti si occupino della sorveglianza e vigilino pure sulle uscite dei bambini. Il meccanismo delle aste al massimo ribasso, quando si tratta di servizi che hanno a che fare con la gestione dei bambini, rischia di essere qualcosa di infernale: una scuola pulita ma completamente priva di sorveglianza perde valore e funzione. Al contrario, quando porto un figlio a scuola pretendo che mi venga garantito il suo benessere, la sua istruzione e la sua sicurezza”.