Centinaio (LN): Referendum – non ci interessa guerra carte, ma NO della gente

giamma ufficiale(AGI) – Roma, 20 ott. – “A noi non interessa questa guerra di carte bollate, a noi interessa solo portare la gente a votare No”. Cosi’ Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord al Senato, commenta la sentenza del Tar del Lazio che ha dichiarato inammissibile il ricorso contro il quesito referendario per difetto assoluto di giurisdizione.
 “Questa riforma cambia in peggio il Paese, togliendo servizi ai cittadini con la centralizzazione delle competenze regionali come la sanità’ e i trasporti. Noi – conclude – vogliamo esportare l’eccellenza veneta e lombarda al Sud, non
vogliamo omologarci ai disservizi del resto d’Italia”. (AGI)

CENTINAIO (Lega Nord): SCUOLA – riforma non sana divergenze Nord-Sud. Enorme fallimento!

1ROMA, 1 AGO. – ” I dati sui voti della maturità che attestano che al Sud i criteri sono meno stringenti che al Nord, sono molto preoccupanti.
Renzi nella sua ‘riforma’ della scuola non ha nemmeno provato a sanare il divario sull’istruzione tra il settentrione e il meridione.
È una vergogna anche perché tutte le classifiche europee certificano come la qualità dell’istruzione al Nord sia maggiore e di conseguenza anche la preparazione degli studenti sia decisamente migliore.
Un’altra occasione persa per il governo che ha centrato tutto il dibattito sui posti di lavoro agli insegnanti senza pensare al futuro dei nostri ragazzi”.

Scuola: Centinaio (Ln), nessuna riforma solo penalizzazioni

il Presidente dei Senatori Lega Nord Gian Marco Centinaio
il Presidente dei Senatori Lega Nord
Gian Marco Centinaio

(ANSA) – ROMA, 5 MAG – “Siamo dalla parte di chi protesta contro la riforma della scuola di Renzi. Una riforma che nella realta’ non riforma un bel niente ma penalizza la scuola rischiando di lasciare a casa piu’ di 70 mila persone che hanno lavorato duramente in questi ultimi anni”. Lo dichiara Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord al Senato. (ANSA).

RIFORME: CENTINAIO, RENZI NON SI FIDA NEMMENO DEI SUOI – LO DIMOSTRA LA LETTERA MANDATA

ROMA, 28 LUG “Renzi non deve avere una gran fiducia nei suoi senatori se si riduce a mandar loro una pubblica missiva nel tentativo, per altro destinato a fallire, di serrare le fila. Una lettera che non non convince e che non incanta nessuno: parole vuote che mettono insieme Riforme, Ucraina, Palestina e i grandi cambiamenti”.
Secondo Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Madama “Renzi teme il voto segreto sul testo e non si fida della sua maggioranza. Il primo banco di prova per lui è proprio uno dei nostri
emendamenti per la riduzione dei deputati. Sarà il primo voto segreto seguito da un’altra nostra proposta per l’elezione diretta dei senatori. Su entrambe le questioni Renzi rischia di andar sotto. E sarebbe un bene,  perché così inizieremmo finalmente un confronto sulle cose concrete. Il premier si metta in testa che la riforma non è un trofeo da portare in Europa gonfiando il petto come vorrebbe fare il prossimo 30 agosto né una cartolina da usare come sfondo per i suoi selfie estivi. Comunque vada – avverte Centinaio – Renzi sappia che l’8 agosto non avrà alcun bottino di guerra perché al contrario di
quello che grida ai quattro venti il voto del Senato sulle riforme non arriverà”.

Scuole: Centinaio (LN), Renzi non mantiene le promesse, sta solo inventando dei numeri

“Siamo tutti capaci di dire che da domani rifaremo tutte le scuole d’Italia e risolveremo il problema della crisi economica, parlare è facile, ma poi mettere in pratica le idee non è un passo semplice. Se Matteo Renzi iniziasse a parlare di meno e a fare di più sarebbe meglio per tutti”.
Gian Marco Centinaio, senatore pavese della Lega Nord, entra a gamba tesa nella polemica scoppiata all’interno del governo dopo le dichiarazioni del sottosegretario all’Istruzione, Roberto Reggi al quotidiano “La Repubblica”, relative alla “tendenza” renziana ad inventare cifre per le riforme, in particolare per quanto riguarda il comparto scuola.
“Renzi non ha capito bene nè dove sta ora nè quali sono i meccanismi necessari per prendere decisioni ed avviare riforme efficaci: l’impressione è che continui a sparare dei numeri a caso, probabilmente per farsi notare. Il fatto è che la situazione delle scuole italiane non è per niente semplice: per coordinare al meglio gli interventi sarebbe necessario dotarsi di una cabina di regia al Miur che si occupi almeno di reperire fondi e risorse economiche da distribuire poi agli istituti scolastici. Non basta che Renzi dica cosa è necessario fare, deve iniziare a lavorare sul serio”.