Centinaio (LN): Referendum – non ci interessa guerra carte, ma NO della gente

giamma ufficiale(AGI) – Roma, 20 ott. – “A noi non interessa questa guerra di carte bollate, a noi interessa solo portare la gente a votare No”. Cosi’ Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord al Senato, commenta la sentenza del Tar del Lazio che ha dichiarato inammissibile il ricorso contro il quesito referendario per difetto assoluto di giurisdizione.
 “Questa riforma cambia in peggio il Paese, togliendo servizi ai cittadini con la centralizzazione delle competenze regionali come la sanità’ e i trasporti. Noi – conclude – vogliamo esportare l’eccellenza veneta e lombarda al Sud, non
vogliamo omologarci ai disservizi del resto d’Italia”. (AGI)

CENTINAIO (LEGA): GRANDE RISULTATO OTTENUTO CON IL RICORSO AL TAR. FELICE DI AVER FORNITO L’IDEA AI SINDACI

IMG_4281Roma 2 ott. “Quando quest’estate durante una riunione operativa indetta dal Sindaco di Sommo presentammo ai colleghi Sindaci la proposta di fare ricorso al TAR, eravamo fiduciosi ma consapevoli che questo sarebbe stato l’ultimo atto utile a scongiurare la chiusura degli uffici postali. Tutti i Sindaci speravano ed erano confidenti in un risultato positivo. Tutti i cittadini in questi mesi ci hanno dato la forza e l’entusiasmo per continuare in questa lotta di dignità, di democrazia, di aiuto. Il servizio che Poste Italiane DEVE fornire ai cittadini italiani non può basarsi solo su logiche di mercato e deve dare risposte a tutti coloro che vivono nei paesi della nostra provincia. Personalmente voglio ringraziare tutti quei Sindaci che da subito hanno seguito la proposta di fare ricorso. Ancora una volta con il gioco di squadra si ottengono i risultati sperati.” Lo dichiara il Senatore della Lega Nord Gian Marco Centinaio

Respinto ricorso dell’ Italia,confermata decisione Commissione

(ANSA) – BRUXELLES, 6 NOV – La Corte di Giustizia europea ha respinto il ricorso dell’Italia e confermato la decisione della Commissione di rifiutare il pagamento dei fondi Ue per la gestione dei rifiuti in Campania. Nel 2007 l’esecutivo aveva avviato una procedura d’infrazione per “non aver garantito uno smaltimento rifiuti senza pericolo per la salute dell’uomo”.