SCOZIA: CENTINAIO, TIFO PER VITTORIA YES MA COMUNQUE VADA TEMPO CENTRALISMO E’ FINITO

sco5ROMA, 18 SETT “C’è profumo di libertà e democrazia, Qui a Edimburgo si sono dati appuntamento tutti gli indipendentisti d’Europa. Una grande prova di democrazia che vogliamo vivere anche noi: io tifo per la vittoria del “Si” ma, al di là del risultato, dopo questo voto nulla sarà più come prima. Se ne facciano una ragione i Renzi di tutta
Europa, il tempo del centralismo è finito“.
Così su Facebook il presidente della Lega Nord al Senato  Gian Marco Centinaio che oggi è a Edimburgo insieme con una delegazione del Carroccio e con il segretario federale Matteo Salvini.
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Referendum: Centinaio (LN), Abrogazione Riforma Fornero e Legge Merlin tra i quesiti presentati dalla Lega

Centinaio, Salvini e il gruppo Lega davanti alla Suprema Corte di Cassazione
Centinaio, Salvini e il gruppo Lega davanti alla Suprema Corte di Cassazione

Roma, 12 febbraio 2014 – Sono ben cinque i nuovi quesiti referendari che la Lega Nord ha deciso di presentare oggi alla Corte di Cassazione e sono legati a cinque argomenti diversi e particolarmente sentiti dagli italiani: l’abrogazione della Legge Merlin (voluta per spingere la tassazione sul mondo sommerso della prostituzione e per combattere criminalità, tratta e sfruttamento), l’abrogazione della Legge Mancino relativa ai reati di opinione in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa, l’abrogazione definitiva della Riforma Fornero, l’abolizione delle quote a favore degli stranieri nei concorsi pubblici e l’abolizione delle Prefetture.
“Le ragioni di questa scelta sono fondamentali – ha sottolineato il senatore Centinaio – vogliamo che gli italiani non sentano più parlare di esodati e di pensionati in difficoltà; perchè pensiamo che eliminando la legge Merlin sia possibile risanare i territori dalla criminalità, tutelare le giovani costrette a prostituirsi; inoltre vogliamo che gli italiani si sentano liberi di esprimere la loro opinione in tema di differenze etniche, religiose e razziali, dire la propria non può essere considerato un reato”.