Centinaio (LN): ci attaccano ma siamo PRONTI a rispondere a cazzaro Renzi e nonno Napolitano

1Governo: Centinaio (Ln), Renzi ha piazzato i suoi ovunque
(ANSA) – ROMA, 24 MAG – “Renzi ha militarizzato gli enti pubblici, i giornali, la Rai, appena vede una casella vuota ci si butta riempiendola subito con uno dei suoi. Ha piazzato gente ovunque. Se cosi’ non fosse Verdini di certo non starebbe con lui e con il Pd. Pensavo ci fosse un limite all’indecenza ma ogni giorno Renzi lo supera”. Cosi’, Gian Marco Centinaio Capogruppo della Lega Nord al Senato. (ANSA).

RAI: CENTINAIO, ALTRO CHE CANONE…E’ CARROZZONE DA CHIUDERE

rai logoROMA 1 GEN “È questa la Rai dell’era Renzi? È quella dove la notte di capodanno vanno in onda le bestemmie e dove si sbaglia persino il conto alla rovescia della mezzanotte? Che vergogna. Noi siamo sempre più convinti che il carrozzone Rai vada smantellato! Altro che pagamento del canone in bolletta. La Lega presenterà un’interrogazione parlamentare per fare luce sulla serata andata in onda su Raiuno ‘l’anno che verrà’ anche per sapere quanto sia costata a tutti gli italiani questo squallido spettacolo”.
Così il capogruppo della Lega al Senato Gianmarco Centinaio.

Rai: a Parma canone preteso dai ciechi. Centinaio e Caparini (Lega) promuovono un’interrogazione

attentialcanoneIl deputato Davide Caparini e il senatore Gian Marco Centinaio, componente della commissione di
vigilanza Rai, entrambi della Lega Nord, hanno presentato un‘interrogazione al governo per chiedere di modificare le
prassi secondo cui le associazioni e gli enti che hanno diritto alle esenzioni (come scuole, enti assistenziali, centri diurni
per anziani) devono annualmente presentare la richiesta di esonero. “Sia compilato una volta per tutte un registro per
tenere traccia di chi non deve pagare, la Rai la smetta di provocare inutili disagi”, sollecitano i due parlamentari. “Un
registro, aggiornato, e’ la soluzione piu’ semplice e comoda per evitare richieste insistenti a chi e’ esentato, come nel caso
dell’associazione ciechi cristiani di Parma, da anni indebitamente bersagliata di cedolini di pagamento, solleciti e
richieste di saldo”.
Caparini e Centinaio invitano la vigilanza Rai a “porre fine allo stalkeraggio del canone. E’ scandaloso e incivile che l’emittente pubblica tenti annualmente di mettere le mani nelle tasche dei cittadini con metodi truffaldini e spesso toni
minatori, cercando di spillare denaro anche a chi e’ esonerato. Ancor piu’ odioso che simili metodi siano messi in campo con le
associazioni di disabili”. (ANSA).ciechi canone

RAI, LEGA CHIAMA TARANTOLA IN COMMISSIONE DI VIGILANZA: CANONE ESTORTO CON L’INGANNO

ROMA, 2 LUGLIO – “È uno scandalo che il canone Rai venga estorto on l’inganno”. Dopo i casi degli avvisi di pagamento notificati anche per computer e telecamere di videosorveglianza, la Lega Nord chiama in commissione di vigilanza la presidente Rai  Anna Maria Tarantola e le categorie economiche e prepara un presidio di protesta in viale Mazzini.
“Indecente, rapace e scorretto: il canone Rai si conferma anche quest’anno un subdolo meccanismo truffaldino, indegno di un paese che si dice civile”, dice il Sraienatore Gian Marco Centinaio, componente della commissione di vigilanza Rai. “Per alimentare il carrozzone Rai e i grassi stipendi dei suoi 300 dirigenti, hanno messo in piedi una macchina dell’inganno. Manca solo che pretendano il canone per il frullatore o per il citofono di casa”.

FALSO GIORNALISTICO RAI, la battaglia della Lega con il Sen. Centinaio e altri 4 parlamentari

“Questa mattina – 11 giugno – abbiamo manifestato al fianco di chi difende la legalita’ e contro l’infame disinformazione di Stato e quindi con i poliziotti. La Rai nei suoi principali tg ha infatti mandato in onda un falso giornalistico, un filmato contraffatto nel quale si mostra l’applauso al poliziotto Gianni Spagnulo, che durante un corteo a Bologna si tolse il casco per difendere i suoi uomini e lo si attribuisce invece ai poliziotti condannati per il caso Aldrovandi. Una vera e propria contraffazione dell’informazione montata ad arte per delegittimare le forze di polizia. Dopo l’interrogazione al ministro Alfano e in vigilanza Rai oggi pomeriggio chiederemo che i direttori dei Tg che hanno mandato in onda il filmato vengano in vigilanza, vogliamo una spiegazione, pretendiamo come gia’ richiesto anche dal Sindacato autonomo della polizia che si provveda immediatamente al ripristino della verita’ con la rettifica cosi’ come impone la legge”.
Lo dichiarano Gian Marco Centinaio, Erika Stefani, Davide Caparini, Nicola Molteni e Matteo Bragantini parlamentari della Lega Nord che hanno partecipato questa mattina alla manifestazione di protesta delle forze di polizia contro l’informazione di stato.

La lettera scritta dal Sen. Centinaio al Presidente della Comm. Vigilanza RAI, Roberto Fico
href=”http://gianmarcocentinaio.it/wp-content/uploads/2014/06/fico1306141.pdf

La lettera scritta dal Gruppo Lega Nord Padania – Camera dei Deputati
http://gianmarcocentinaio.it/wp-content/uploads/2014/06/triplice130614.pdf

Fonte: sito internet del SAP – Sindacato Autonomo di Polizia –  http://www.sap-nazionale.org/notizie.php?id=6142

Rai: intimazione di pagamento del debito contro lo Stato

INTERROGAZIONE IN COMMISSIONE VIGILANZA RAI

Premesso che: rai

nel 2011 il Consiglio di amministrazione della Rai ha inviato al Ministero dello sviluppo economico un atto di diffida con intimazione di pagamento del debito certificato, sottoscritto dall’Agcom, per mancato finanziamento di 300 milioni di euro;

in un articolo pubblicato in data odierna (14 maggio c.a.) da Il Fatto Quotidiano, si legge che la cifra che la Rai avanza dallo Stato ammonterebbe dal 2005 ad oggi ad un miliardo e mezzo;

la Rai ha diffidato il Ministero dello sviluppo economico che non ha detto niente;

c’ e’ stata una riunione alla commissione dove la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola ha confermato la suddetta vicenda, nonostante la voce non fosse stata inserita in bilancio;

il contratto di servizio è stato opportunamente modificato anche tenendo conto di questa vicenda e si tratterebbe a questo punto di procedere all’ingente pagamento;

a prescindere dal contenzioso in atto, sta di fatto che nella preoccupante situazione economica in cui versa il nostro Paese sottrarre oggi 1,5 miliardi dalle casse dello Stato comporterebbe ulteriori aggravi per i cittadini che già versano in grosse difficoltà;

i costi di funzionamento dell’azienda pubblica dovrebbero essere rivisti e orientati in un’ottica di contenimento della spesa pubblica, a partire dai compensi che vengono erogati agli artisti che a vario titolo partecipano alle trasmissioni Rai;

Per sapere:

quale sia l’evoluzione della vicenda espressa in premessa;
se la Rai intenda proseguire con la richiesta del pagamento e, in caso affermativo, con quali modalità e tempistiche.

Sen. Centinaio

Vigilanza Rai: Vietata la pubblicità sui giochi d’azzardo. Centinaio, “Una vittoria della Lega Nord”

Grazie ad un emendamento del Senatore Gian Marco Centinaio, membro della Commissione Vigilanza Rai, sulle reti pubbliche, dalle 07.00 alle 23.00, non vedremo più Spot pro-azzardo.

“Il divieto della RAI a tutte le sue emittenti della pubblicità diretta o indiretta al gioco d’azzardo è una grande vittoria della Lega Nord.
Ci siamo battuti affinchè questa imposizione fosse posta nello schema di contratto di servizio tra il Ministero dello sviluppo economico e la RAI-Radiotelevisione Italiana SpA per il triennio 2013-2015”.
A dirlo il senatore pavese Gian Marco Centinaio, componente per la Lega Nord della commissione di vigilanza Rai, riferendosi alla richiesta della Commissione di vietare gli spot sui giochi sulle emittenti pubbliche.
E’ una vittoria su tutta la linea sia per la Lega che per Centinaio, che aveva avanzato nuovamente questo tipo di richiesta solo qualche giorno fa e sulla quale più volte negli ultimi mesi si è tornati in Parlamento.
Inoltre, nuove norme e divieti in materia di pubblicità sui giochi dovrebbero essere introdotte con i decreti delegati della delega fiscale.
“Nell’ambito del contrasto alla ludopatia, la RAI vieta a tutte le sue emittenti la pubblicità diretta o indiretta al gioco d’azzardo”.
Così recita quindi una delle condizioni richieste dalla Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi che ieri ha formulato il parere favorevole sullo “Schema di contratto di servizio tra il Ministero dello sviluppo economico e la RAI-Radiotelevisione Italiana SpA per il triennio 2013-2015”, alla condizione che la richiesta, avanzata proprio dal senatore Centinaio, di vietare gli spot sul gioco sulle emittenti Rai venga rispettata appieno.

La Lega dice NO agli spot sulla RAI che incentivano il gioco d’azzardo – interrogazione in Commissione RAi

INTERROGAZIONE IN COMMISSIONE VIGILANZA RAI

Premesso che:

il gioco d’azzardo è vietato dal codice penale, ma nel nostro Paese è stato introdotto il gioco con partecipazione a distanza, vale a dire gratta e vincila licenza, concessa a varie società, per la gestione di apparecchi per il gioco on line, con un considerevole aumento del fatturato per le società concessionarie. Non a caso, negli ultimi anni, l’industria del gioco d’azzardo è diventata una delle più importanti del Paese, tanto che slot machine, poker, scommesse e giochi d’azzardo di diversa natura hanno inondato il mercato a ritmi sempre più frenetici, con notevole crescita del numero dei giocatori, che coinvolge ogni gruppo sociale, compresi pensionati, casalinghe, giovani, e che fa dell’Italia il primo Paese al mondo per spesa pro capite dedicata al gioco;
secondo i dati della Consulta Nazionale Fondazioni Antiusura, il gioco d’azzardo è considerato la maggior causa di ricorso a debiti e/o usura in Italia e la dipendenza dal gioco, ludopatia, è una delle principali cause di suicidio;
sui 30 milioni di scommettitori stimati oggi in Italia, 15 milioni sono scommettitori abituali ed almeno 3 milioni di questi sono a rischio di sviluppare una patologia. Secondo alcune stime, una quota di queste persone, circa 120.000, già soffre di dipendenza comportamentale da gioco d’azzardo patologico;
nonostante appaia indiscutibile che la dipendenza da gioco d’azzardo è un problema sociale drammatico che raggiunge numeri

un anziano che gioca alle macchinette
un anziano che gioca alle macchinette

preoccupanti, la Rai trasmette sulle reti pubbliche pubblicità che incitano a giocare d’azzardo, anche in fasce orarie protette e prima della trasmissione di programmi dedicati anche ad un pubblico giovane e giovanissimo, come può essere un evento sportivo;
la Lega Nord ha chiesto con insistenza che fosse inserito nel nuovo contratto di servizio il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo, alla stregua di quanto avviene per le pubblicità che incentivino il fumo;
la Rai offre un servizio pubblico sulla base di una specifica concessione, ed anche il Consiglio di Stato ha statuito che la nozione di pubblico servizio può essere definita facendo riferimento alla capacità di rispondere ad un’utilità generale e collettiva;
la trasmissione di spot a favore del gioco d’azzardo non può certo essere ricompresa fra le attività di utilità generale e collettiva, ma al contrario può aggravare una situazione sociale già molto pericolosa;

per sapere:

se l’Amministrazione ritenga coerente con la missione di servizio pubblico televisivo che ricopre la Rai, la trasmissione di spot che incentivano il gioco d’azzardo e che quindi potrebbero potenzialmente contribuire ad allargare una piaga sociale del nostro Paese particolarmente pericolosa in questo periodo di crisi economica.

Rai: Centinaio (LN), canone tassa amorale. Inserirlo in bolletta elettrica scelta demente

ROMA, 16 APRILE – “Apprendiamo che il governo ha intenzione di imporre a tutti il pagamento del canone Rai mettendo l’odiosa e amorale tassa direttamente nella bolletta elettrica. Gli introiti derivanti dai presunti evasori sarebbero di circa 600 milioni e saranno divisi tra tesoro per finanziare le tanto promesse riforme di Renzi e gli altri saranno destinati alla Rai per non offrire nulla di interessante ed educativo ai cittadini ma per continuare a mantenere il baraccone e i relativi timonieri. Da sempre pensiamo che non pagare il canone sia un diritto dei cittadini perché il servizio offerto dalla sedicente tv di stato è penoso, farne ora addirittura  una questione di principio e definire evasori coloro che decidono di non pagarlo è un chiaro segnale di demenza. Il governo faccia un passo indietro e non si azzardi a perorare una tale scellerata decisione”.

Lo dichiara Gian Marco Centinaio, componente per la Lega Nord della commissione di vigilanza Rai.