CENTINAIO (LEGA): GRANDE RISULTATO OTTENUTO CON IL RICORSO AL TAR. FELICE DI AVER FORNITO L’IDEA AI SINDACI

IMG_4281Roma 2 ott. “Quando quest’estate durante una riunione operativa indetta dal Sindaco di Sommo presentammo ai colleghi Sindaci la proposta di fare ricorso al TAR, eravamo fiduciosi ma consapevoli che questo sarebbe stato l’ultimo atto utile a scongiurare la chiusura degli uffici postali. Tutti i Sindaci speravano ed erano confidenti in un risultato positivo. Tutti i cittadini in questi mesi ci hanno dato la forza e l’entusiasmo per continuare in questa lotta di dignità, di democrazia, di aiuto. Il servizio che Poste Italiane DEVE fornire ai cittadini italiani non può basarsi solo su logiche di mercato e deve dare risposte a tutti coloro che vivono nei paesi della nostra provincia. Personalmente voglio ringraziare tutti quei Sindaci che da subito hanno seguito la proposta di fare ricorso. Ancora una volta con il gioco di squadra si ottengono i risultati sperati.” Lo dichiara il Senatore della Lega Nord Gian Marco Centinaio

Centinaio LN: Poste Italiane – la razionalizzazione degli uffici crea solo disagi, specialmente alle persone più deboli

3Poste Italiane non può pensare solo alla redditività
Roma. 17 Marzo 2015.
Durante la Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama è stata approvata all’unanimità la proposta presentata dal Senatore Centinaio di calendarizzare con urgenza la mozione della Lega Nord in merito al piano di riordino degli uffici postali così come proposto da Poste Italiane.
Tutte le forze politiche hanno convenuto sulla necessità di trattare l’argomento con la massima urgenza.
“Sono molto soddisfatto – dichiara il Senatore Centinaio – in quanto abbiamo compiuto un primo passo a tutela dei cittadini più indifesi.
Nei prossimi giorni ci attiveremo affinchè, una volta arrivata in aula, la nostra mozione possa ricevere il maggior consenso possibile e bloccare questo piano scellerato di poste italiane.
Personalmente voglio anche ringraziare tutti coloro, sindacati, sindaci e semplici cittadini che in questi giorni ci hanno spinto e dato sostegno.
Poste Italiane devono capire che forniscono un servizio e non possono fare tagli indiscriminati legati solo alla produttività.”

Centinaio LN: chiusura Uffici Postali nel pavese – Interrogazione al Ministro

16 0ttobreINTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

SEN. CENTINAIO: – Al Ministro per lo Sviluppo Economico

Premesso che:

Poste italiane Spa è una società a capitale interamente pubblico che gestisce i servizi postali in una condizione di sostanziale monopolio e che garantisce l’espletamento del servizio universale sulla base di un contratto di programma siglato con lo Stato, in cui la società si impegna a raggiungere determinati obiettivi di qualità, tra cui quelli concernenti l’adeguatezza degli orari di apertura degli sportelli rispetto alle prestazioni richieste;

Poste Italiane riceve ingenti contributi da parte dello Stato per consentire agli uffici postali periferici di garantire l’erogazione dei servizi postali essenziali, eppure il piano di riorganizzazione previsto dall’azienda, che dovrebbe diventare effettivo dal 13 aprile, prevede, in Regione Lombardia, la chiusura di quasi 61 sportelli postali e la riduzione degli orari di apertura in 121 uffici;

nella Provincia di Pavia saranno 3 gli uffici ad essere chiusi: Fossarmato, Zinasco Nuovo, Lambrinia Razionalizzazioni e 19 verranno aperti a giorni alterni: Alagna Lomellina, Arena Po, Brallo di Pregola, Corana, Cornale, Ferrera Erbognone, Inverno e Montelleone, Mezzanabigli, Olevano Lomellina, Ottobiano, Pometo, Rovescala, San Damiano al Colle, Silvano Pietra, Sommo, Torricella Verzate, Val di Nizza, Valle Salimbene, Zeme, causando quindi notevoli difficoltà nella gestione operativa e generando una diminuzione della qualità del servizio fornito alla clientela;

questa decisione unilaterale di Poste Italiane conferma l’orientamento portato avanti dalla società negli ultimi anni che insegue una logica del guadagno puntando su assicurazioni, carte di credito, telefonia mobile e servizi finanziari in genere, a scapito delle esigenze della collettività, sacrificando uffici che ritiene “improduttivi” o “diseconomici”, senza considerare che rappresentano un punto di riferimento per i cittadini dei piccoli comuni;

i servizi postali, in particolare per le famiglie e le imprese, sono fondamentali nello svolgimento di moltissime attività quotidiane, come il pagamento delle utenze, il ritiro del denaro contante da parte dei titolari di conto corrente postale e l’invio di comunicazioni soggette al rispetto perentorio di scadenze, soprattutto quelle di carattere legale;

questa razionalizzazione si traduce in gravi disservizi soprattutto per i residenti anziani, che si troveranno a non poter usufruire con la dovuta comodità di servizi essenziali quali il pagamento delle bollette o la riscossione della pensione, con la conseguenza di essere costretti a fare lunghe file nei giorni di apertura, ritardare le operazioni o affrontare frequenti e difficili spostamenti;

Per sapere:

quali azioni il Ministro intenda intraprendere per favorire una concertazione tra la direzione di Poste Italiane Spa e le amministrazioni locali, al fine di scongiurare la possibile chiusura degli uffici postali nei comuni della provincia di Pavia e come il Ministro intenda intervenire per evitare che decisioni unilaterali assunte da Poste Italiane Spa arrechino disagi ai cittadini-utenti che non vedono garantita l’effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità, nel rispetto dell’accordo siglato fra le Poste Italiane Spa e lo Stato.

Caso poste pavesi: Centinaio, domani un’interrogazione urgente al Ministro: Poste Italiane farebbe bene ad assumere personale e non a pensare di salvare Alitalia!

Pavia, 22 gennaio
“A Pavia e nel pavese continuano a presentarsi problemi sulla distribuzione della posta, sugli sportelli territoriali che a causa della mancanza di personale sono costretti a chiudere le porte in faccia agli utenti. E intanto Poste Italiane che fa? Piuttosto che porsi e poi tentare di risolvere il problema annoso delle assunzioni, pensa di staccare un assegno di 75 milioni di euro per dare un po’ d’ossigeno ad Alitalia mascherando di privato un sostegno che invece sembra proprio un aiuto di stato alla compagnia di bandiera. Bravi, noi qui intanto facciamo i conti con gli sportelli chiusi”.
Gian Marco Centinaio, Senatore pavese della Lega Nord, non vede di buon occhio il consistente appoggio che Poste Italiane ha deliberato nei giorni scorsi a favore di Alitalia e decide di procedere con un’interrogazione parlamentare urgente al Ministro: “E’ dalla scorsa estate che sento parlare di chiusure improvvise, di paesi che rimangono senza lettere o comunicazioni importanti, di avvisi di pagamento in ritardo o mai ricevuti, di lentezze o peggio di totale disservizio in tante zone del nostro pavese.
Leggo che mancano almeno 40 portalettere e 30 impiegati agli sportelli e che 20 di loro andranno in pensione e che la società avrebbe accettato anche nuove commesse.
E quindi, da cittadino e da senatore, mi pongo una domanda: ma Poste Italiane non farebbe meglio a mettere da parte questi giochi di potere ed occuparsi di rendere il giusto servizio agli utenti?
Penso agli anziani che devono ricevere la pensione, al caos di questi giorni con le scadenze e i pagamenti e ai mancati servizi. Care Poste, tornate tra la gente e scendete dal piedistallo dei giochi dell’alta finanza”.