SCUOLA: CENTINAIO (LN), GIANNINI ACCOLGA NOSTRE PROPOSTE

ROMA, 15 APRILE – ” Immaginiamo una scuola migliore di quella di oggi, con la re-introduzione di materie fondamentali come la geografia, la storia dell’arte e l’alfabetizzazione motoria. Crediamo necessario istituire le classi ponte per tutti gli studenti immigrati che non conoscono l’italiano e abbiamo anche ribadito al ministro Giannini le due battaglie storiche della Lega Nord: l’abolizione del valore legale del titolo di studio e l’abolizione del test d’ingresso per le università. Perché se l’istruzione è un diritto per tutti sancito dalla costituzione, tale deve rimanere. Da noi anche una proposta per la stabilizzazione del personale docente e non docente, ora attendiamo risposte celeri e concrete dal governo”.

Lo dichiara Gian Marco Centinaio, capogruppo in commissione cultura di Palazzo Madama per la Lega Nord.

Scuole: Centinaio (LN), Renzi non mantiene le promesse, sta solo inventando dei numeri

“Siamo tutti capaci di dire che da domani rifaremo tutte le scuole d’Italia e risolveremo il problema della crisi economica, parlare è facile, ma poi mettere in pratica le idee non è un passo semplice. Se Matteo Renzi iniziasse a parlare di meno e a fare di più sarebbe meglio per tutti”.
Gian Marco Centinaio, senatore pavese della Lega Nord, entra a gamba tesa nella polemica scoppiata all’interno del governo dopo le dichiarazioni del sottosegretario all’Istruzione, Roberto Reggi al quotidiano “La Repubblica”, relative alla “tendenza” renziana ad inventare cifre per le riforme, in particolare per quanto riguarda il comparto scuola.
“Renzi non ha capito bene nè dove sta ora nè quali sono i meccanismi necessari per prendere decisioni ed avviare riforme efficaci: l’impressione è che continui a sparare dei numeri a caso, probabilmente per farsi notare. Il fatto è che la situazione delle scuole italiane non è per niente semplice: per coordinare al meglio gli interventi sarebbe necessario dotarsi di una cabina di regia al Miur che si occupi almeno di reperire fondi e risorse economiche da distribuire poi agli istituti scolastici. Non basta che Renzi dica cosa è necessario fare, deve iniziare a lavorare sul serio”.