Agroalimentare: Centinaio, da Europa ennesimo colpo a made in Italy, Gentiloni che fa?

Gian Marco Centinaio - già Ministro Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Gian Marco Centinaio – già Ministro Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

Roma, 3 feb. – “Solo l’idea di etichettare come si fa con prodotti del tabacco i nostri vini, i nostri salumi, tutte quelle eccellenze che secondo lo Europe’s Beating Cancer Plan rischiano di provocare il cancro, fa accapponare la pelle e va rigettata con sdegno. Mentre Gentiloni insieme al suo partito è disttatto a fare e disfare imbarazzanti governi, l’Europa assesta l’ennesimo colpo al made in Italy. Niente di più insensato poteva partorire l’Europa, niente di più smaccatamente antiitaliano. Lo vadano a dire ai quasi tre milioni e mezzo di occupati dell’agroalimentare che da domani subiranno riduzione di finanziamenti e una serie infinite di penalizzazioni le quali inevitabilmente azzopperanno l’intera filiera. Lo spieghino a quegli imprenditori che, con i loro investimenti e la loro abnegazione, portano a casa un quarto di Pil, quasi180 miliardi di fatturato complessivo dell’agroalimentare. Con una pandemia che ancora morde serve sostegno e visione, non punizioni e inasprimenti: non ditelo però Gentiloni, altrimenti rischia di svegliarsi”.

Così il senatore della Lega Gian Marco Centinaio, già ministro dell’Agricoltura e attuale capodipartimento Agricoltura del partito.

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