Coronavirus: Centinaio (Lega), governo fallimentare, Paese non è casa loro

 

Turismo
Roma, 6 ott. – “Chiediamo dall’inizio della pandemia di coinvolgere il Parlamento nella gestione di questa emergenza ma il governo e questa maggioranza hanno sempre rifiutato. Questo governo viene in Senato e chiede l’estensione dello stato di emergenza, che si protrae oramai da un anno e che contrasta con le parole di Conte dello scorso maggio, che prometteva di non poter comprimere le libertà costituzionali per un lungo periodo. Questo governo fallisce e genera caos istituzionale: a livello teorico, con l’incredibile caos nei rapporti tra Stato e Regioni, alcune a cui tutto è stato permesso come Lazio e Campania ed altre a cui nulla è stato perdonato, come la Sardegna. E ancora: caos di relazioni tra Stato ed enti locali, e soggiogamento del Parlamento alle voglie del Governo. E fallimento è anche dal punto di vista pratico; secondo Conte nessuno avrebbe chiuso: vada in giro nel Pese e parli con gli imprenditori del turismo, con i lavoratori che non hanno più prospettive. Sappiano che le decisioni impattano sulla vita delle persone, stanno amministrando il Paese come fosse casa loro: usano la stessa leggerezza che gli impedisce di approfondire come mai nella Campania dell’amico De Luca un paziente Covid costa alle casse dello Stato 76mila euro quando in Calabria ne bastano 14mila o di appurare a cosa sia servita la nomina di Monti all’Oms. Tradiscono il Paese e chiedono il permesso di continuare”.

Così il senatore della Lega Gian Marco Centinaio, in dichiarazione di voto sulle comunicazioni del ministro Speranza.

Share this...
Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterEmail this to someone