Centinaio LN: Casa Matti, piccolo borgo di 24 famiglie, vede l’arrivo di 20 immigrati clandestini – Interrogazione Scritta al Ministro

giamma8INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Al Ministro dell’Interno

nel Paese, Casa Matti, un piccolo borgo di montagna collocato nell’estrema propaggine settentrionale dell’Appennino Pavese, nel comune di Romagnese, dallo scorso 27 Febbraio ha avuto inizio il trasferimento presso l’albergo ristorante Alpe, di venti immigrati clandestini (maschi adulti di età approssimativamente compresa tra i 20 ed i 30 anni);
il borgo di Casa Matti, conta, all’anagrafe comunale, 24 famiglie residenti; gli abitanti che ne costituiscono la popolazione sono 25 (12 femmine, 10 maschi, 3 minori). Tra gli adulti, solamente 5 sono lavoratori in età produttiva, la restante parte della popolazione è costituita da anziani pensionati;
è’ immaginabile il forte impatto sociale suscitato dall’arrivo di un numero così cospicuo di immigrati all’interno di una comunità cittadina così piccola ;
un numero così cospicuo di presenze di extracomunitari comporta rischi per la sicurezza e l’ordine pubblico e crea problemi rispetto alla principale attività del turismo, leva economica per la comunità territoriale di borgo Casa Matti;
è necessario evidenziare anche che presso le strutture del Comune, Romagnese, nel capoluogo, sono attualmente ospitate 9 donne provenienti dalla stessa zona dell’Africa Occidentale dalla quale provengono i clandestini alloggiati a Casamatti, in virtù di un progetto volto al recupero di individui affetti da “disagio mentale” denominato SPRAR;
si segnala anche che nel Borgo Casa Matti vi è l’ assenza di qualsiasi tipo di servizio e che le risorse idriche sono già insufficienti al fabbisogno della popolazione durante i mesi estivi;

la regione Lombardia è una delle regioni con il più alto tasso di presenze di cittadini extracomunitari sia regolari, irregolari o in attesa di un permesso di soggiorno o richiesta di status di rifugiato;
pur se la questione dei flussi migratori verso il nostro Paese è oramai da anni una realtà acquisita, la gestione delle connesse problematiche viene affrontata come situazione emergenziale senza quindi una politica governativa di medio o lungo periodo;
è manifesta l’incapacità di questo Governo di mettere in atto azioni dirette a contrastare il continuo flusso di immigrati che sbarcano sulle coste italiane;

non è più accettabile l’atteggiamento ipocrita del Governo il quale continua a non volere attuare una corretta gestione dei flussi migratori verso il nostro Paese e si limita a scaricare le proprie responsabilità sugli enti locali che, già fortemente penalizzati dai tagli di risorse provocate dalla perdurante crisi e dalla mancata attuazione del federalismo fiscale, devono, in aggiunta, accollarsi spese enormi per l’erogazione di tali servizi, socio assistenziali, a scapito dei cittadini residenti;

per sapere:
quali provvedimenti il ministro interrogato intenda adottare per evitare che si continui ad operare con procedure emergenziali senza una programmazione di interventi strutturali;

alla luce delle considerazioni esposte in premessa e al fine di garantire la sicurezza, l’ordine pubblico e il benessere economico di una comunità cittadina come quella descritta in premessa, quali misure il ministro interrogato intenda adottare per rivedere l’irragionevole decisione adottata dall’ ufficio territoriale del Governo;

Sen. Centinaio

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