Sen. Centinaio: gli strani concorsi nella P.A.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Interno, al Ministro della Difesa
Per sapere
premesso che
il 26 febbraio 2015 e il 3 marzo seguente sono stati pubblicati in Gazzetta i decreti con i quali il Ministero dell’Interno ha indetto due concorsi: il primo pubblico, per titoli ed esami, per il conferimento di 80 posti di commissario del ruolo dei commissari della Polizia di Stato; il secondo, interno, a 20 posti, per l’accesso alla medesima qualifica;
i due bandi di concorso per commissari della Polizia di Stato, il pubblico e l’interno, non prevedono significative differenze, richiedendo che i partecipanti debbano comunque sostenere due prove scritte e stabilendo che i vincitori frequentino un corso biennale;
la situazione è diversa negli altri corpi armati dello Stato, nei quali i bandi dei concorsi pubblici ed interni contemplano condizioni generalmente più vantaggiose per questi ultimi: ad esempio gli interni debbono sostenere una sola prova scritta; inoltre, il corso per i vincitori interni dei concorsi equiparabili indetti per la Guardia di Finanza dura soltanto un anno;
nelle Amministrazioni civili dello Stato le differenze sono ancora più marcate: ad esempio, nell’Agenzia delle Entrate del Ministero dell’Economia e delle Finanze, un concorso interno indetto per un livello paragonabile prevedrebbe soltanto due quiz a risposta multipla, un esame orale e successivamente, per i vincitori, uno stage di 6 mesi: –
se le circostanze generalizzate nella premessa corrispondano al vero e quali ragioni determinino la differenza di trattamento in danno del personale interno della Polizia di Stato.

Sen. Gianmarco Centinaio

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