Roma, 3 settembre “20.000 turisti italiani bloccati in Sardegna. Ed il Governo Renzie manda le navi ad aiutare i CLANDESTINI. ancora una volta NOI cittadini di serie B. LORO ospiti di serie A.”
Lo dichiara il Sen. Gian Marco Centinaio
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Al Ministro per le infrastrutture e i trasporti
Premesso che:
nel 2013 i tre imprenditori Gian Paolo Scano, Cinzia Ghiani e Pietro Sini hanno dato vita ad una società di trasporti da e per Olbia, Go in Sardinia, che si affacciava sul mercato come concorrente delle società di traghetti Moby, Snav, Grandi Navi Veloci e Marinvest;
il progetto ha previsto un consorzio di 200 imprenditori galluresi che potesse offrire servizi a costi ridotti utilizzando una nuova nave, armandola in proprio, fornita da una compagnia greca, la Anek Lines, pagata dalla Go in Sardinia in contanti, con i soldi dei biglietti già venduti prima della tratta;
nel progetto originario, la Go in Sardinia avrebbe dovuto fornire il servizio solo ai possessori di un “pacchetto vacanza” che prevedesse il viaggio e il soggiorno nelle strutture dei consorziati, ma poco dopo il servizio di trasporto è stato offerto anche separatamente;
improvvisamente, nella notte fra il 27 e il 28 agosto, i servizi sono stati definitivamente soppressi, dando origine ad innumerevoli disagi per i circa 20.000 passeggeri che dovevano percorrere la tratta Olbia-Livorno e viceversa e che si sono visti costretti ad acquistare un altro biglietto da un’altra compagnia a prezzi elevatissimi (si parla di circa 1.000 euro a biglietto) ;
la società ha ufficialmente chiarito che non si tratta di fallimento, ma di problemi dovuti alla risoluzione del contratto da parte dell’armatore greco, e ha garantito i risarcimenti per i passeggeri;
nel frattempo la nave è ferma nel porto di Livorno e il suo equipaggio, circa una cinquantina di persone, lamenta il mancato pagamento della mensilità di agosto e il saldo di luglio, anche se l’armatore greco ha assicurato il versamento degli stipendi;
Per sapere:
quali azioni intenda intraprendere al fine di contenere i disagi che stanno subendo i cittadini che avevano acquistato i biglietti della società Go in Sardinia e che hanno visto soppresso ogni collegamento fra l’isola e la terraferma, anche intervenendo presso le altre compagnie di trasporti marittimi che coprono la medesima tratta affinchè accolgano, per tamponare l’attuale emergenza, i passeggeri danneggiati a costi non esagerati;
se non ritenga doveroso vigilare affinchè i diritti dei circa 20.000 cittadini danneggiati vengano garantiti almeno attraverso un giusto risarcimento da parte della compagnia di trasporti.