Interrogazione in merito alla situazione tribunale di Vigevano

Interrogazione a risposta scritta
ORELLANA,CENTINAIO,
BOCCHINO, BENCINI, BIGNAMI – Al Ministro della Giustizia,

Premesso che:
Con un
emendamento alla legge di conversione del decreto legge n. 138 del 13 agosto 2011,
recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, è stata approvata la delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari. La prospettiva delineata è quella della soppressione di n. 52 Tribunali, n. 200 Sezioni Distaccate e n. 700 sedi del Giudice di Pace;

L’art. 1 della Legge n. 148 del 14 settembre 2011, delega al Governo l’emanazione di
uno o più decreti legislativi per riorganizzare la distribuzione degli uffici giudiziari, al fine di realizzare risparmi di spesa ed incremento di efficienza;

La riforma ha interessato nello specifico gli uffici giudiziari di primo grado, gli uffici requirenti non distrettuali, gli uffici del Giudice di Pace e, conseguentemente, tutto il personale amministrativo ed i magistrati degli uffici soppressi;
in tale contesto, mediante decreto legislativo 07 settembre 2012, n. 155 sono stati accorpati, tra gli altri, i Tribunali di Voghera e Vigevano al Tribunale di Pavia;

premesso altresì che:

la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro rappresenta una assoluta priorità per l’Italia, che con l’approvazione definitiva decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106, che va a modificare il decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81, anche noto come Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ha completato il disegno di riforma iniziato nel 2007, equiparando l’Italia agli standard normativi internazionali ed  europei;

considerato che:

la soppressione di alcuni Tribunali di per sé non può comportare quel risparmio di
spesa auspicato e promosso dal Governo. Il personale amministrativo e giudicante resta comunque in servizio, con conseguente permanenza invariata del capitolo di spesa nel bilancio dello Stato;

il ruolo delle cause dei Tribunali soppressi è, difatti, andato a confluire in quello già oberato del tribunale accorpante, paralizzandone l’attività e determinando un sensibile allungamento dei tempi di definizione delle controversie;

rilevato che:

il palazzo di Giustizia di Pavia (Piazza Tribunale n. 1), al cui Tribunale sono stati accorpati il Tribunale di Voghera e il Tribunale di Vigevano (oltre alla Sezione Distaccata di Abbiategrasso), è composto da un fatiscente immobile originario (che necessita di consistenti e integrali lavori di ristrutturazione per cui occorrono, come preventivati dall’Ufficio del Demanio, almeno otto milioni di euro) e da un’ala recentemente unificata al medesimo, mediante ristrutturazione non ancora del tutto terminata e per il cui completamento sono previsti altri cinque milioni di euro di spesa;
tali condizioni di degrado non permettono la sussistenza degli standard minimi di sicurezza per la tutela e la salvaguardia della salute sui luoghi di lavoro, previsti dalla normativa vigente;

il palazzo di Giustizia di Pavia non dispone dei necessari spazi per l’allocazione degli uffici dei magistrati, del personale di cancelleria e degli avvocati e che tale situazione sarà destinata ad essere ancora più grave nel momento in cui gli organici di Magistrati e di Personale Amministrativo, attualmente carenti di circa il 30%, saranno completati;

il palazzo di Giustizia di Pavia difetta inoltre degli spazi atti ad allocare gli archivi degli ex Tribunali di Voghera e Vigevano, nonché della Sezione Distaccata di Abbiategrasso, attualmente custoditi presso gli immobili originari i quali, a breve, dovranno essere liberati;

ad oggi, nel tentativo di sopperire alle succitate carenze strutturali, le attività giurisdizionali vengono svolte in due immobili distinti, ovvero: il palazzo di Giustizia sopra descritto e quello sito in Via Porta, cui in questi giorni si è aggiunto uno stabile acquisito in locazione da un privato, sito in Via S. Felice n. 4;

in questi due ultimi immobili vengono svolte, rispettivamente, le attività giurisdizionali relative al Giudice Tutelare e dell’ufficio notificazioni, esecuzioni e protesti (UNEP) e le attività giurisdizionali relative alle cause civili e alle procedure esecutive mobiliari pendenti alla data del 13 settembre
2013 avanti l’ex Tribunale di Vigevano;

la situazione sin qui esposta rende ulteriormente gravose le lungaggini processuali che i cittadini sono costretti ad affrontare;

Per sapere:

se non ritenga opportuno, anche al fine di un contenimento della spesa pubblica, adottare quanto prima tutte le misure necessarie al fine di eliminare tali gravi disfunzioni, valutandoinoltre l’opportunità di sospendere momentaneamente il processo di accorpamento.

Emergenza Fibronit

ROMA, 25 SETT. – ” La presenza di amianto ha creato a Broni un’emergenza sanitaria drammatica con un numero ormai tragico di morti che hanno colpito non soltanto gli ex lavoratori (circa 3.800 tra uomini e donne) e i loro familiari, direttamente o indirettamente a contatto con la fonte di inquinamento, ma colpiscono in questi ultimi tempi anche cittadini che hanno soltanto respirato l’aria di Broni all’epoca del funzionamento dell’impianto della Fibronit. Purtroppo la situazione è destinata ad aggravarsi. Ad oggi, sono state poste in essere diverse attività, sia per la messa in sicurezza, attraverso misure per il contenimento del rischio di diffusione delle fibre d’amianto nell’ambiente, sia per l’avvio del primo stralcio di bonifica dei capannoni industriali; per la messa in sicurezza e la bonifica Fibronit sono già stati assegnati finanziamenti statali per 5.422.727 euro, e regionali per 1.282.145,80. Servono però 20 milioni di euro per ultimare la bonifica integrale di Broni ma nonostante le continue istanze delle amministrazioni locali che si sono succedute e di tutti i cittadini, la bonifica non è proseguita per la mancanza di fondi. Per questo ho presentato una interrogazione affinché il Governo individui urgentemente e renda immediatamente disponibili adeguate risorse economiche che consentano di ultimare la bonifica perché a Broni non si deve continuare a morire”.

Lo dichiarano il capogruppo dei senatori leghisti, Gian Marco Centinaio ed il Segretario Cittadino della Lega Nord di Broni Antonio Bernini

Calano le vendite e cala il mercato immobiliare.

vendesi casaCommercio: Istat, calano vendite luglio, -1,5% su anno Lieve diminuzione anche rispetto a giugno -0,1%
(ANSA) – ROMA, 25 SET – Tutti negativi i dati sul commercio di luglio 2014. Secondo l’Istat, le vendite al dettaglio segnano una “lieve contrazione” (-0,1%) rispetto al mese precedente.
Rispetto a luglio 2013, l’indice grezzo del valore totale delle vendite cala invece dell’1,5%. Variazioni annuali negative si registrano sia per le vendite di prodotti alimentari (-2,5%), sia non alimentari (-1%). Anche nella media del trimestre
maggio-luglio 2014, l’indice scende rispetto ai tre mesi precedenti (-0,5%).
RED-DOA
25-SET-14 12:01
Casa: mercato immobiliare torna a calare, -3,6% Ag. Entrate, nel secondo trimestre dopo crescita del primo
(ANSA) – ROMA, 25 SET – Dopo il risultato positivo dei primi tre mesi dell’anno, dovuto agli effetti del nuovo regime fiscale, il mercato immobiliare segna, nel secondo trimestre, un nuovo calo pari al 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2013.
Lo dice l’Agenzia delle Entrate. In controtendenza, risalgono dell’1,8%, le compravendite di abitazioni nelle citta’ capoluogo.

Adesso vi faccio MEDITARE……

medito1decreto del Governo 1613 spenderemo 36 milioni di euro per mantenere la pace nei Balcani (nel frattempo quelli ci stanno invadendo mandando da noi i loro criminali)

 

 

 

 

medito2decreto del Governo 1613. Spenderemo 76 milioni di euro per il nostro contingente di pace in Libano (dove siamo li dagli anni 80)

 

 

 

 

medito3decreto del Governo 1613. Più di 5 milioni per i militari in Libia… Dove c’è un delirio senza precedenti e da dove partono tutti i clandestini

 

 

 

 

medito4decreto del governo 1613. 23 milioni di euro in contrasto della pirateria… Nel frattempo i nostri Maro’ sono abbandonati al loro destino

 

 

 

 

medito518 milioni di euro per operazioni nel corno d’Africa e quasi 2 milioni in Mali

 

 

 

 

 

medito6RENZI BUFFONE: 333 mila euro x inviare in GIBUTI le istruzioni in francese per usare i veicoli blindati. 333 mila euro per le istruzioni d’uso di una macchina?????? LADRI

 

 

 

 

medito7Al Pakistan regaliamo veicoli militari, alla Somalia uniformi da combattimento, alla Giordania i blindati. E NOI PAGHIAMO

 

 

 

 

medito8 medito8bisVERGOGNA!!! 35 milioni di euro per aiutare le popolazioni indicate nelle fotografie. Ma sono gli stessi che ci stanno invadendo ed a cui paghiamo 35 euro al giorno quando arrivano in Italia!!!! RENZI e ALFANO siete dei ladroni

Accogli un clandestino in casa e lo Stato ti paga 900 euro mese

clandestiniROMA, 24 SETT. – ” Se la proposta uscita dal Viminale di pagare 900 euro al mese alle famiglie che accolgono un clandestino fosse vera, sarebbe un affronto agli italiani. Una vera e propria presa in giro, io adotterei un italiano in difficoltà. Penso ai disoccupati, agli esodati o ai pensionati con la minima, tutti gli ‘invisibili’ per il governo dei clandestini”.

Lo dichiara il capogruppo dei senatori leghisti, Gian Marco Centinaio.

Centinaio: alla settimana corta di Bosone rispondo con un’interrogazione parlamentare

giamma 1 giamma bosoneROMA 24 settembre – Il Senatore Gian Marco Centinaio ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro all’Istruzione per bloccare la proposta del Presidente Bosone di istituire la settimana corta nelle scuole della nostra provincia.
…. gli studenti pendolari di Pavia stanno subendo un’ingiustizia senza precedenti!!

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

CENTINAIO – Al Ministro dell’istruzione dell’università e delle ricerca scientifica

Premesso che:

nei giorni scorsi l’Amministrazione Provinciale di Pavia ha avanzato la richiesta alle Scuole Superiori di formulare orari articolati su 5 giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì ,escludendo perciò il sabato;

vivaci sono state le proteste di genitori e docenti che il 27 giugno scorso si sono ritrovati , presso l’Aula Magna dell’ITIS “G. CARDANO” di Pavia, per fare le proprie le considerazioni e richieste a riguardo;

l’adozione della cosiddetta “settimana corta”, proposta dalla Provincia per risparmiare sul trasporto pubblico e sul riscaldamento, in realtà comporterebbe innumerevoli disagi, primo fra tutti che per completare il monte ore annuo imposto dalla legge, si proporrebbe la necessità di svolgere le lezioni in orario pomeridiano ;
una tale iniziativa è pensabile solo se inquadrata in una profonda riorganizzazione nazionale del tempo scuola, che comporterebbe una profonda revisione della didattica e richiederebbe investimenti cospicui nella realizzazione di strutture scolastiche adeguate (o nella riqualificazione delle attuali). Solo in questo modo la frequenza pomeridiana sarebbe funzionale all’apprendimento, come avviene in alcuni Paesi Europei;
tale progetto causerebbe un peggioramento gravissimo della qualità della formazione a causa:
a) della la scarsa efficacia delle ultime ore, poichè il livello dell’attenzione degli studenti sarebbe prevedibilmente modesto;
b) della forte penalizzazione degli studenti con disagio di apprendimento (DSA), visti i tempi normalmente necessari per l’assimilazione dei contenuti;
c) della mancanza di tempo e di spazi adeguati per la pausa pranzo, con conseguenti problemi di ordine e sicurezza;
d) della difficoltà nel recupero dei contenuti persi per eventuali assenze, visto l’aumento del numero di ore dei singoli giorni di lezione;
e) della prevedibile drastica riduzione dello studio pomeridiano per tutti gli studenti (in particolare per i pendolari), con conseguente obbligata riduzione degli obiettivi didattici, a forte discapito dell’offerta formativa;
f) della difficoltà, da parte della scuola, di organizzare corsi di recupero, che andrebbero comunque deserti;
g) dell’aumento del numero dei respinti e dei rimandati a settembre;
h) della preclusione degli studenti dalla pratica di qualunque attività extrascolastica, tra cui lo sport, che è fondamentale per lo sviluppo del fisico e della personalità degli adolescenti;
i) dell’impossibilità per gli studenti di prendere parte alle attività integrative dei progetti del POF, compresi eventi formativi nazionali o internazionali.
Considerato inoltre che:

la definizione dell’orario scolastico è prerogativa dei soli organi collegiali della Scuola e che l’Amministrazione Provinciale non ha alcuna voce in capitolo,
soprattutto in periodi di crisi come l’attuale, la formazione costituisce l’ultimo dei settori di spesa su cui abbattere la scure dei tagli, così come ribadito dallo stesso Premier Renzi nel suo discorso programmatico alle Camere,
l’interrogante chiede di sapere:
quale sia l’opinione del Ministro in merito all’iniziativa posta in essere dall’Amministrazione provinciale di Pavia;
quali iniziative intenda adottare per fare in modo che la Provincia desista dall’intento narrato in premessa:
se il Governo intenda destinare fondi all’edilizia e all’organizzazione scolastica, visto che un paese che non investe nella scuola si condanna a non crescere nel futuro.

interrogazione in merito alla situazione della pinacoteca di Siena

pinacoteca sienaROMA 24 settembre 2014
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
 

CENTINAIO:

– Al Ministro dei beni e delle attività culturali –Premesso che:

un turista che decide di visitare la Pinacoteca di Siena non può non restare sbalordito per la sciatteria con cui sono conservate le opere di importantissimi pittori italiani; Leggi tutto “interrogazione in merito alla situazione della pinacoteca di Siena”

a Milano il 18 ottobre non potete mancare

stop invasioneROMA 22 settembre – “Il 18 ottobre non potete mancare. Da Pavia saremo tantissimi. Iniziate a segnarvi la data, non prendete impegni, non inventate scuse… Ve l’abbiamo detto con un mese di anticipo.”
Lo dice il Presidente dei Senatori Gian Marco Centinaio

SCOZIA: CENTINAIO, PER PD REFERENDUM SPRECO DI SOLDI? RENZI SI VERGOGNI

ROMA, 19 SET “Per la sinistra i soldi per un referendum per l’indipendenza sarebbero sprecati? Renzi lo venga a dire nelle piazze del Nord, a tutti quei cittadini che da decenni chiedono autonomia e libertà dallo stato centralista, se condivide la posizione del suo segretario della Lombardia. Si vergognino Renzi e tutto il suo partito: i soldi sprecati sono quelli per mantenere questo carrozzone di Stato centrale e non certo quelli spesi per la democrazia e per soddisfare un sacrosanto diritto di scelta dei popoli. Domenica sarò a Cittadella, con i fratelli veneti per chiedere il diritto di scegliere, diritto al referendum, come in Scozia. Il presidente del Consiglio dimostri, almeno una volta nella vita, di aver coraggio e di fare la cosa giusta perché finora da lui abbiamo sentito solo chiacchiere”.
Lo dichiara Gian Marco Centinaio capogruppo della Lega Nord al Senato.