Testo dell’intervento del Sen. Centinaio sul decreto svuota carceri

CENTINAIO (LN-Aut). Signor Presidente, oggi apprendiamo, con la difesa del collega, che il Movimento 5 Stelle è entrato in maggioranza. (Applausi ironici dal Gruppo M5S). È ufficiale: quindi grazie.

Non c’è nulla di peggio di chi sputa nel piatto dove ha mangiato sino al 1997. Senatore Cappelletti, ci ha provato a candidarsi con la Lega, ma non c’è riuscito, e adesso, come un acrobata, passa al Movimento 5 Stelle, facendo salti come un grillo, ma questa volta con la rete. (Applausi ironici dal Gruppo M5S).

Meglio scimmione coerente che acrobata «cadregaro»! (Applausi dal Gruppo LN-Aut. Commenti dal Gruppo M5S).

PRESIDENTE. Moderi il linguaggio, senatore Centinaio.

CENTINAIO (LN-Aut). Non ho detto nessuna parolaccia, Presidente.

PRESIDENTE. Non è comunque un complimento.

CENTINAIO (LN-Aut). Cosa? Cadregaro? Acrobata? Mi dica lei.

Signora Presidente,quando ero piccolo a scuola mi hanno insegnato i Dieci Comandamenti, quelli che Dio fece scrivere a Mosè sul Monte Sinai: «Non uccidere. Non commettere atti impuri. Non rubare. Non dire falsa testimonianza. Non desiderare la donna d’altri. Non desiderare la roba d’altri». (Commenti dal Gruppo M5S).

Signora Presidente, continuo, se mi lasciano parlare i colleghi urlatori: noi saremo gli scimmioni, ma esistono anche le scimmie urlatrici. (Proteste dal Gruppo M5S).

AIROLA (M5S). Scriva, Presidente.

PRESIDENTE. Lasciate continuare l’intervento al senatore Centinaio, per cortesia.

AIROLA (M5S). Così, magari, ce ne dice qualcun’altra.

PRESIDENTE. Senatore Centinaio, cerchi di non provocare reazioni da parte di altri colleghi. (Commenti della senatrice Bencini).

CENTINAIO (LN-Aut). Quando posso andare avanti me lo dica, Presidente.

PRESIDENTE. Prego, prosegua.

CENTINAIO (LN-Aut). Adesso il nostro Mosè-Letta scende da Palazzo Vecchio dove Dio-Renzi (noi ricordavamo che era Fonzie, ora è diventato Dio!) gli ha scritto l’unico e ultimo comandamento: fai quello che vuoi e sarai impunito. (Commenti della senatrice Bencini).

PRESIDENTE. Senatrice Bencini, la pregherei di abbassare il tono della voce. (La senatrice Bencini esce dall’Aula).

CENTINAIO (LN-Aut). Arrivederci.

Si decide quindi di depenalizzare i reati. Ripartiamo però dai dati. Nel 2012 sono stati commessi 5 reati al minuto, 320 all’ora, 7.700 al giorno: sono veramente tanti. Uno Stato serio dovrebbe intervenire per tutelare e salvaguardare i propri cittadini onesti e indifesi, che rispettano le regole del vivere civile. Che le rispettano! Uno Stato serio farebbe questo; non questo Stato, che è tutto tranne che serio. (Applausi dal Gruppo LN-Aut).

Signora Presidente, cosa fa questo Stato? Non si costruiscono nuove carceri, perché è brutto (magari dà fastidio al radical chic con l’ermellino), e si chiudono i tribunali. Se vi ricordate, c’è una bella diatriba sulla chiusura dei tribunali, perché costano e, alla fine, quasi non servono a niente. Si chiudono i tribunali e, nel frattempo, si fa lo svuota carceri, perché i poveri magistrati non hanno tempo di lavorare.

Inoltre, non si danno strumenti alle Forze dell’ordine e le si umiliano con questo provvedimento. Quotidianamente arrivano comunicazioni dalle Forze dell’ordine che si lamentano per questa situazione, perché non hanno la benzina e quasi non hanno le munizioni. Ultimamente le Forze dell’ordine sono andate in un quartiere di Padova e hanno rischiato di prendere le botte. Solitamente avveniva l’opposto, ma va bene così.

Soprattutto si fa di tutto per rendere meno efficace la certezza della pena. È una Repubblica delle banane – ricordiamo quello che abbiamo detto prima – alla frutta, che permette ai propri cittadini di fare quello che vogliono senza regole e che ci fa vedere, agli occhi di chi ci osserva da fuori, come uno Stato debole, dove entrare a fare tutto quello che si vuole.

È un invito agli stranieri onesti a non entrarci. Pensiamo, per esempio, a quegli stranieri che vogliono venire a fare turismo in Italia. I turisti ci vedono come uno Stato poco sicuro, come lo Stato del borseggio, per lo meno in alcune zone d’Italia. Ci sono alcuni tour operator – soprattutto quelli americani – che sconsigliano ai propri clienti di venire in Italia. Nel momento in cui toglieremo il reato di furto, questo sarà libero e tutti potranno fare quello che vorranno. Questo Governo che, a parole, dice di voler incentivare il turismo, con i fatti non fa niente. (Applausi dal Gruppo LN-Aut).

A cosa si arriva? Che pene fino a cinque anni vengono trasformate in sanzioni o arresti domiciliari. Andiamo a vedere per quali reati: gli incendi boschivi sono depenalizzati. Abbiamo il problema degli incendi boschivi, in special modo in alcune Regioni, come la Liguria e quelle del Sud Italia. Per il Sud Italia avete appena votato un altro finanziamento per i forestali, in zone dove gli incendi sono all’ordine del giorno. E noi che cosa facciamo? Assumiamo nuovi forestali per depenalizzare il reato di incendio. Quindi, anche in questo caso si potrà fare ciò che si vorrà. Circa la truffa, il furto, a questo punto, si farà ciò che si vuole: si potrà rubare ciò che si vuole e dove si vuole. Lo stesso accadrà per la prostituzione minorile, la violenza privata, la pornografia, lo stalking (e i miei colleghi ne hanno già parlato, meglio di me), l’accattonaggio di minori, la ricettazione e la frode, l’istigazione a delinquere, la falsa testimonianza e, infine, l’immigrazione clandestina: tutti reati che alcuni considerano minori, ma che minori non sono e che trasformano le nostre città e i nostri paesi (perché purtroppo determinati furti non avvengono solo nelle grandi città ma anche in paesi e paesini in zone da Far West.

Signora Presidente, lo Stato ha fallito. Da un lato c’è un Parlamento che legifera: e tutto si può dire a questo Parlamento tranne che non legiferi. Per i reati sopra descritti il Parlamento ha sempre legiferato e le leggi ci sono. Ci sono stati tantissimi dibattiti, votazioni, idee e pareri contrari. Ci sono state anche votazioni quasi all’unanimità, e ore e ore trascorse nelle Commissioni, forse a perdere tempo. Perché a perdere tempo? Perché se da un lato, come dicevo, lo Stato, e quindi il potere legislativo, legifera, dall’altro lato i magistrati decidono se applicare le leggi o no. Perché se la legge c’è, ma non viene applicata, di chi è la colpa o, in alcuni casi, chi si prende il merito? Come nel caso di quei magistrati che, battendosi la mano sul petto, dicono di essere fieri di non applicare la legge Bossi-Fini. Bravo! E tu sei un magistrato e un dipendente dello Stato! Bravo fenomeno! Quindi, il potere legislativo in questo caso cala le braghe davanti al potere giudiziario.

Do quindi un consiglio ai colleghi della 1a Commissione, che stanno affrontando il tema delle riforme costituzionali. Facciamo pure le elezioni con il metodo inglese, spagnolo, tedesco, francese, cinese: ma stiamo perdendo tempo. Aboliamo il Parlamento, perché chi decide in questo momento è la magistratura. (Applausi dal Gruppo LN-Aut).

Da più parti si sono alzati gli esperti del pensiero radical chic invocando azioni a difesa della dignità dei carcerati. È vero, in un Paese civile, come vogliamo far finta che sia l’Italia, i carcerati devono avere una dignità e devono poter vivere il proprio periodo detentivo nel migliore dei modi. È altrettanto vero, però, che io non ho sentito nessuno di questi radical chic alzarsi e chiedere della dignità delle vittime, della dignità dei parenti delle vittime. Parlo della dignità di quelle persone che magari vedono in alcuni casi uccisi i propri parenti e poi ritrovano l’assassino in televisione a fare il fenomeno da baraccone in alcune trasmissioni e, molto spesso, anche in trasmissioni della televisione di Stato che, pagata con il nostro canone, si permette di mandare in video personaggi squallidi e li fa passare quasi come dei fenomeni! E di questo si dovrebbero vergognare! (Applausi dal Gruppo LN-Aut). E si dovrebbe vergognare soprattutto chi, in questo momento, presiede la Commissione vigilanza RAI, poiché c’è un contratto di servizio che deve essere applicato e che doveva entrare in vigore il 1° gennaio 2013: oggi siamo a gennaio 2014 e non è ancora stato fatto niente!

Siamo perplessi e preoccupati. È un Governo – e lo metto tra virgolette, perché altrimenti scateno le ire dei colleghi – «ignorante», nel senso che ignora, ignora le regole del vivere civile; incita gli irregolari a venire in Italia; protegge chi compie i reati; fa scarcerare i figli degli amici; lascia i nostri marò in India. L’India sì che è uno Stato serio! Altro che l’Italia! Ricordo che anni fa qualcuno ha affermato che quelli dell’India sono del Terzo mondo: noi, invece, siamo del nono mondo rispetto all’India! Come dicevo, lascia i nostri marò in India, Stato serio, altro che l’Italietta; protegge i no-global che devastano le città: non è colpa di nessuno! La gente circola con la maschera e non si capisce chi è e che cosa faccia: non è colpa di nessuno ma viene distrutta mezza città!

È un Governo che giustifica i Kabobo. Quando è stato preso Kabobo, alcuni rappresentanti della maggioranza e alcuni membri del Governo hanno giustificato questo signore. È un Governo che vanta un Ministro all’integrazione inutile, e vi spiego il motivo, perché non faccio accuse senza prove. Dopo dieci mesi di Governo, in un’intervista, il Ministro ci dice che, per integrare, servono fondi. Sveglia! Sveglia! L’hai capito dopo dieci mesi, caro Ministro, che, per fare una politica di integrazione, ci vogliono i fondi? Il problema è che, se l’hai capito dopo dieci mesi, sei un Ministro inutile, perché non hai capito che cosa stai a fare lì, caro Ministro! (Applausi dal Gruppo LN-Aut).

Contrariamente ai miei colleghi – purtroppo ho questo difetto – non sono sorpreso dell’emendamento presentato dai componenti del Movimento 5 Stelle i quali, dopo averlo anticipato mesi fa, ora concretizzano il loro progetto. Sinceramente sono contento che i colleghi del Movimento Cinque 5 portino avanti questa proposta. È la loro idea? La portino avanti. Andranno di fronte ai loro elettori e diranno loro che hanno avanzato questa proposta, e quindi questi potranno decidere se votarli di nuovo o meno. È la democrazia. Non si offende nessuno. Non si incrimina nessuno. Votate, fate e disfate. Fate quello che volete, tanto voi siete quelli che aprono la scatola del tonno: se ritenete che il Parlamento si apra votando questo emendamento, fatelo pure. Siete grandi e vaccinati. Avete più di quarant’anni e di conseguenza fate vobis, come dicevano gli antichi romani.

Ho quasi finito, e il mio Presidente sarà contrariato per il fatto che non ho sforato i venti minuti.

Ieri sera, a cena, alcuni amici, non leghisti, mi hanno dato la soluzione rispetto a quanto succederà dopo questo voto. Un amico mi ha detto: «Se da questo momento trovo un ladro in casa, cosa faccio, visto che è depenalizzato il reato?».

VOCE DAL GRUPPO PD. Ma cosa dici?

CENTINAIO (LN-Aut). «Mi faccio giustizia da solo!». (Applausi dal Gruppo LN-Aut).

Dunque, cara Presidente, grazie a questa maggioranza siamo entrati ufficialmente nel Terzo mondo. Grazie di averci fatto entrare nel Terzo mondo.

Prima di finire, desidero salutare, se me lo concede, Presidente, gli ascoltatori di «Radio Padania Libera» che in questo momento ci stanno ascoltando. (Applausi dal Gruppo LN-Aut). Da domani saranno i nostri megafoni di quello che hanno sentito in questo momento, grazie a questa maggioranza. Ah, come al solito, cari signori, né i colleghi del PD né quegli altri di maggioranza sono presenti in Aula. Di conseguenza ricorderemo che, durante il dibattito parlamentare, di regola quasi nessuno è presente. (Applausi dal Gruppo LN-Aut.Congratulazioni).

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